«Comprate italiano» Critiche sul post di Fdi
Battaglia social sugli acquisti natalizi. Fratelli d’Italia nei giorni scorsi ha fatto circolare un volantino sui social network nel quale invita a comprare in centro città durante lo shopping natalizip – «Fai un regalo a Pordenone, compra in città» –, ma, tra le varie opzioni, indica anche quella di comprare «italiano». Una scelta per molti naturale, dove per italiano si intende «made in Italy», ma che in qualcuno ha generato dubbi e perplessità su un messaggio potenzialmente discriminatorio, al punto da chiamare in causa direttamente il sindaco e l’assessore al commercio, Emanuele Loperfido, che, da coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia si è fatto promotore della comunicazione.
«Mi chiedo quale sia il problema dell’invitare il cittadino a comprare in città, presso un attività commerciale o artigianale locale – ha risposto al dibattito Loperfido –. L’invito è a privilegiare, quando possibile, ma non obbligatoriamente, le eccellenze dei prodotti, enogastronomici ma non solo, italiani. Il concetto è: acquista consapevole, se puoi scegliere dai supporto al commercio e all’artigianato locale. Nient’altro». Il sindaco tirato in ballo, ha risposto, sempre via social: «Non ho pubblicato alcun post per invitare a comprare italiano. Ho letto un post di FdI che invita a comprare in città ma non l’ho fatto io. Secondo: le licenze sono liberalizzate per legge e non sono comprimibili o concedibili discrezionalmente dal Comune. Terzo: italiano o straniero, il commerciante bravo, che contribuisce alla crescita della città, è per me un valore». —
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