Complast, fondi per rafforzare l’occhialeria superstite

FORNI DI SOTTO. Il paese rappresenta una delle poche isole felici in campo occupazionale grazie al comparto degli occhiali, unico baluardo rimasto dopo il boom degli anni ’90 del secolo scorso a proseguire con un trend positivo. La più grande realtà nel settore rimane la Complast, cui si associano alcune piccole realtà artigianali che portano le maestranze a circa 200 in un paese di montagna di circa 700 abitanti. Un contributo di 250 mila euro è stato assegnato dalla Comunità montana della Carnia per il completamento del capannone produttivo che ospita la Complast. L’investimento è stato sancito durante riunione tenutasi nei locali della Comunità montana della Carnia di Tolmezzo alla presenza degli amministratori del comune di Forni di Sotto, il sindaco Marco Lenna e l’assessore Claudio Coradazzi, dell’ente sovra comunale Dario Zearo e del direttore Giuseppe Mareschi, del Rup dell’opera Dino Spangaro, e dei proprietari della ditta Complast: Orfeo Cecchin, Massimiliano Moretto e Nicola Cenere. In quell’occasione il Comune ha ottenuto un finanziamento di circa 250 mila euro. L’importo servirà a completare il nuovo ampliamento e adeguare il capannone esistente. Il nuovo finanziamento si somma a quelli già concessi nell’anno 2011, di 200 mila euro e quello concesso nel 2012, di 160 mila euro. «La ditta Complast – ha assicurato l’assessore Coradazzi - necessita di tali contributi in quanto negli ultimi 12 mesi di crisi nerissima per tutta l’Europa, da gennaio 2012 a gennaio 2013 è passata da un’occupazione di circa 120 dipendenti a una di 160 maestranze mentre conta di arrivare a un numero che si aggira attorno alle 200 persone al termine dei lavori di completamento». Lavori che prevedono in un futuro prossimo un nuovo ampliamento che permetterebbe di spostare una parte di produzione che si svolge ora in Veneto per rafforzare così la sede di Forni di Sotto.
Gino Grillo
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