Compasso d’oro a Roberto Pezzetta, designer per Zanussi

Il prestigioso riconoscimento alla carriera conferito a Milano. Assegnato nel centenario dell’azienda pordenonese

PORDENONE. Tra i tanti riconoscimenti che si è visto assegnare nella sua lunga carriera di designer industriale, ha ottenuto il più ambito. Quello che tutti sognano e pochi ottengono.

Un premio che non viene assegnato per un singolo progetto, bensì per il lavoro di una vita. Roberto Pezzetta, pordenonese, 70 anni quest’anno, è stato premiato martedì a Milano con il Compasso d’oro alla carriera, il “Nobel” dei designer. Assieme a lui, tra i premiati, Luciano Benetton, Makio Hasuike, Ron Arad e James Dyson.

Pezzetta ha ricevuto il riconoscimento più importante al mondo, nel design, nel centenario della Zanussi, azienda che ha segnato in modo importante la sua carriera. Quasi un segno, verrebbe da dire, del destino.

La collaborazione con l’azienda dell’elettotrodomestico, infatti, è durata quarant’anni e ha cambiato le regole del costume oltre che del design.

La carriera di Pezzetta è iniziata nel 1969 con la Zoppas. Nel 1976 è diventato responsabile del design in Nordica (azienda di articoli sportivi) per un anno, quando poi ha iniziato a occuparsi di elettrodomestici per la Zanussi, diventando nel 1982 responsabile dell’ufficio Disegno industriale.

La collaborazione è continuata fino al gennaio 2002, anno in cui ha assunto il ruolo di direttore creativo del Gruppo Electrolux con il titolo di vicepresidente design per la stessa azienda fino al 2005, anno dell’uscita per raggiunti limiti di età.

Nel 1986 ha progettato la prima lavastoviglie a scomparsa e l’anno seguente i frigoriferi della Wizard Collection, entrambi segnalati in due edizioni del Premio Compasso d’oro.

L’innovazione è stata nel superare la visione degli elettrodomestici come oggetti puramente tecnico-funzionale e riuscire invece a trasformarli «in oggetti d’arredamento, fortemente caratterizzati da forme di ispirazione postmoderna» (fonte wikipedia.

I progetti di Pezzetta sono stati pubblicati in alcune tra le principali riviste di design e in libri editi in Italia e all’estero; sono stati inoltre esposti in numerose mostre e in musei, in Europa, Stati Uniti e Giappone. I suoi singoli progetti hanno ottenuto molti riconoscimenti prestigiosi.

Ha vinto il premio Compasso d’oro – premio assegnato dall’Associazione disegno industriale (Adi) – nel 1981 insieme alla Zanussi “per l’Immagine aziendale e tutta la produzione” e alcuni dei suoi prodotti sono stati segnalati allo stesso premio.

Il riconoscimento alla carriera – tuttavia – ha un valore molto più grande perché non è assegnato ad un prodotto, ma viene conferito a personalità, imprese o enti, con meriti riscontrati negli ambiti della progettazione, della ricerca, dell’insegnamento e della produzione e distribuzione.

E’ «il premio più ambito e il più sognato – dice lui –, la medaglia delle medaglie, il riconoscimento di un percorso non privo di ostacoli, però ricco di soddisfazioni e grandi risultati». Un successo personale che è diventato orgoglio del territorio e sapere collettivo.

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