Commessa da 20 milioni assegnata al Gruppo Vda

Primo accordo globale per installare negli hotel tecnologia made in Pordenone Andrà nei 284 alberghi Tune di Europa, Medio Oriente, Malesia, Vietnam e Cina

di Elena Del Giudice

Una commessa da 20 milioni di euro per Vda. Il Gruppo, una multinazionale pordenonese presente in tre continenti con headquarter a Vallenoncello, che crea alta tecnologia e applicazioni per il mondo dell’ospitalità alberghiera, grazie agli importanti investimenti in internazionalizzazione e innovazione effettuati nel biennio scorso, ha chiuso il primo accordo globale con una nuova catena alberghiera asiatica, Tune Hotels, per un valore globale, nei prossimi 5 anni, di 20 milioni.

«Il fattore determinante che ci ha consentito di raggiungere questo risultato - spiega Alberto Vuan, amministratore delegato del Gruppo - è stata la presenza capillare di Vda con proprie aziende locali in tutte le regioni in cui i nuovi alberghi saranno aperti: Europa, Medio Oriente, Malesia, Vietnam, Thailandia, Cina».

E questo che cosa esattamente significa? «Che non basta avere un nuovo prodotto o una buona tecnologia: ci vuole anche - risponde Alberto Vuan - una presenza omogenea a livello mondiale per poter garantire i servizi e il supporto a clienti globali».

Con questo questo accordo, la tecnologia Vda «sarà il sistema nervoso di 284 nuovi hotel intelligenti che, grazie alle soluzioni innovative sviluppate per questo cliente, saranno ancora più intelligenti ed ecocompatibili». Ad esempio per la prima volta i clienti potranno pagare meno la camera d’albergo perché determinati consumi elettrici (quelli legati, ad esempio, all’uso del phon piuttosto che dell’aria condizionata ecc.) saranno attivabili su richiesta e, quindi, pagati a parte, come peraltro accade oggi per servizi offerti dalle compagnie aeree low cost.

«Questa importante commessa - prosegue Vuan - si inserisce in una strategia più generale di internazionalizzazione del gruppo Vda che ci ha portati, in quattro anni, ad aumentare il fatturato verso i mercati esteri dal 20% all’80% del 2010. Una strategia che ha fatto sì che il rischio paese venisse drasticamente diminuito e la stabilità del gruppo sia nettamente maggiore rispetto a 4 anni fa. Tutto questo - rimarca - ci ha anche consentito di continuare ad assumere, nonostante la crisi».

L’accordo con Tune farà da apripista ad altri dello stesso genere. «Intendiamo diventare fornitori e partner tecnologici globali per molte altre catene con strutture alberghiere sparse in tutto il mondo, e in particolare nell’area asiatica, in Cina, negli Usa, in Sud America e in Russia». Lo scorso anno Vda ha inaugurato una propria filiale negli Usa, a New York, per poter seguire meglio e più da vicino le più grandi catene alberghiere internazionali che hanno sede negli States.

Il Gruppo Vda è composto dalle due società Vda Multimedia e Vda Elettronica; Vda Multimedia a sua volta controlla undici società in Europa, Medio Oriente e Asia e compartecipa a Netinsat, azienda specializzata nella distribuzione satellitare. Il Gruppo ha chiuso il 2010 con un bilancio consolidato che supera i 33 milioni di euro e un ebitda (utile lordo) di 5 milioni di euro, recuperando il lieve calo di fatturato registrato nell’annus horribilis che è stato il 2009, dove comunque il gruppo ha chiuso in attivo.

Il portafoglio contratti è decisamente in salute visto che supera i 55 milioni di euro, e registra un significativo incremento del trend di acquisizione di ordini rispetto al 2010.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto