Commercio, l’alimentare regge alla crisi dei consumi

PASIANO. Sono 79 le attività commerciali presenti attualmente nel territorio comunale di Pasiano: la loro superficie complessiva non arriva neppure a coprire la metà della superficie del centro commerciale di Fiume Veneto.
Recentemente l’amministrazione pasianese ha affidato uno studio sul commercio locale alla società udinese General Planning srl al fine di redigere dei criteri per il rilascio di nuove autorizzazione riguardanti le medie strutture di vendita, ovvero quelle con una superficie di vendita compresa tra i 400 e i 1.500 metri quadrati. La direttiva europea, nota come Bolkestein, ha liberalizzato il sistema delle autorizzazioni eliminando il limite numerico per lo stesso tipo di attività ma lasciando spazio libero al mercato. Ciò non significa che il Comune non abbia più voce in capitolo: all’ente locale è data la possibilità di gestire l’insediamento di nuovi negozi utilizzando altri tipi di strumenti di controllo.
«Se da un lato non si possono più porre dei limiti numerici assoluti allo sviluppo di tale tipo di attività, dall’altro si possono liberamente predisporre dei criteri di controllo non riconducibili a considerazioni di natura economica, ovvero di salvaguardia di quote minime precostituite di mercato» hanno evidenziato alla General Planning. I criteri individuati si basano sulla compatibilità urbanistica e sulla facilità di accesso viario. Attualmente i negozi di Pasiano sono 79: 16 riguardano il settore alimentare, 10 il settore misto e 53 il non alimentare. La superficie complessiva occupata dai negozi è di quasi 10 mila metri quadrati. Nel 2010 i negozi pasianesi erano 82 per una superficie complessiva di poco superiore ai 10 mila metri quadrati. In otto anni sono aumentati di 4 unità i negozi del settore alimentare e diminuiti di 7 quelli non alimentari. In generale, per entrambi i settori sono leggermente diminuite le superfici di vendita.
Si evidenzia: «In generale il comparto commerciale pasianese, pur in un momento negativo dato dai forti cali di consumo e del potere d’acquisto dei consumatori, ha saputo mantenersi radicato sul territorio e garantire un più che sufficiente livello di offerta complessiva pur non brillando, come un tempo, nell’offerta extra-alimentare, complice anche la crisi dell’area del mobile che ha portato ad una forte riduzione delle mostre di arredamenti».
L’area commerciale più vasta è quella del supermercato Visotto lungo la Strada del mobile che supera i 1.500 metri quadri. Quattro le attività tra i 400 e i 1.500 metri quadri: Faccini, supermercati Disiot, Piccolo Arredamenti e Bidoia Francesco. Tutti gli altri negozi sono al di sotto dei 400 metri quadrati.
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