Come si muove il contagio in Friuli Venezia Giulia: la montagna scaccia il virus, ora l’epidemia passa in pianura

UDINE. «Non accadrà. Il Friuli Venezia Giulia non finirà nella fascia “rosso scuro” prevista nella mappa del contagio dell’Unione europea. Questa settimana non registreremo 500 casi per 100 mila abitanti». Il governatore, Massimiliano Fedriga ne è certo anche perché, ha spiegato ieri a Trieste, «è un parametro che abbiamo abolito nel calcolo delle nuove zone in Italia: l’incidenza dei contagi per 100 mila abitanti penalizza i territori che fanno più tamponi». E mentre Fedriga contesta le fasce di rischio europee, i colori cambiano anche nella mappa del contagio aggiornata dalla Protezione civile: dalla montagna il virus si sta spostando in pianura.
Scendendo a valle il primo comune colorato di blu scuro è Gemona dove, al momento, si contano 146 positivi. La prevalenza, ovvero il numero delle persone testate ogni mille abitanti, è pari a 13,1. Nella capitale del terremoto del 1976 il virus ha strappato alla vita 31 persone, mentre 532 sono riuscite a combattere l’infezione. Come Gemona anche Buja, Majano, San Daniele e Spilimbergo risultano ugualmente colpiti. Da queste parti e non solo il virus trova terreno fertile nelle case di riposo dove il numero dei positivi tra gli ospiti e tra gli operatori sanitari continua a rimanere troppo elevato.
PER APPROFONDIRE
La situazione è preoccupante nel Pordenonese dove per numero di persone attualmente positive spiccano Pordenone (726), Cordenons (277), Porcia (228), Sacile (215) fino ad arrivare a San Vito al Tagliamento con 201 infetti. E se Udine ha 1.147 positivi, Trieste arriva a 4.135, mentre Gorizia si ferma a 275. Il virus continua a colpire ovunque, nella mappa l’attenzione si sposta su Grado, Monfalcone e Ronchi dei Legionari. Pure Latisana si ritrova con 53 positivi, 343 guariti e 6 persone decedute.
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