Colpo dall’orafo Biscontin, patteggia due anni e 4 mesi

Il 22enne avianese Riccardo Rea, accusato di furto aggravato per il movimento colpo con inseguimento all’oreficeria Biscontin dello scorso 29 marzo, ha patteggiato ieri 2 anni e 4 mesi più 600 euro di multa davanti al giudice monocratico Piera Binotto. Il pm Marco Brusegan aveva fissato una pena iniziale pari a 3 anni, 6 mesi e 900 euro di multa, ridotta di un terzo per il rito.
Rea era difeso dall’avvocato Luciano Rizzo il quale ha chiesto anche un’attenuazione della misura cautelare, istanza sulla quale il giudice Binotto si è riservata la decisione: il giovane è infatti attualmente ancora in carcere, in custodia cautelare. L’avvocato Rizzo ha chiesto che possa essere posto in obbligo di firma, o quantomeno ai domiciliari. La Procura ha contestato a Rea il furto aggravato dall’adozione di modalità fraudolente (l’essersi spacciato per un cliente).
Era stato lo stesso gioielliere a catturarlo e a consegnarlo agli agenti della squadra volante, dopo un lungo inseguimento che si era concluso in viale Martelli. Il giovane aveva confessato di essersi alla fine arreso: era talmente stremato che non riusciva più a fare un passo. Così l’orefice Emilio Biscontin era riuscito a recuperare metà della refurtiva: una scatola di anelli coi brillanti del valore di circa novemila euro. Gli agenti della Questura, in meno di 48 ore, erano riusciti a identificare l’altro giovane che aveva preso parte al furto: si tratta di un ragazzo di appena 18 anni, compiuti in febbraio, e residente a Cordenons. Della refurtiva devono ancora essere recuperati due anelli. (p.t.)
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