Colpita dal fulmine durante un temporale: «Sono viva ed è già tanto»

GONARS. «Sono viva ed è già tanto». Il fulmine caduto sul paese lunedì attorno alle 13.30 ha creato problemi anche alle persone. Non solo all’uomo ferito alla mano mentre maneggiava dei vetri andati in frantumi a causa della scarica elettrica, ma anche a Valentina D’Amico, 43 anni, che stava chiudendo il cancello proprio al momento in cui si è verificato il fenomeno atmosferico.
È lei stessa a rendere partecipi i compaesani della sua disavventura con un post su Facebook. «Sono viva ed è già tanto» scrive sul social, suscitando la solidarietà e gli auguri di pronta guarigione da parte dei suoi contatti.
Valentina, che risiede in località Molini assieme alla famiglia, ci racconta come è andata. «Mi sono accorta che il cielo si stava oscurando e che probabilmente di lì a poco sarebbe arrivato un brutto temporale. Siccome ho diversi cani nel mio giardino, sono uscita di casa a chiudere il cancello per metterli al sicuro.
Stavo maneggiando il lucchetto per chiudere il portoncino in ferro quando ho visto tutto bianco, una luce accecante e un forte rumore. Il fulmine ha colpito il lucchetto e poi dev’essere rimbalzato sul cancello e tutt’attorno, investendo anche me».
All’inizio la donna non si è resa conto di essere stata anche lei coinvolta. Spaventata, è rientrata in casa dove i familiari le hanno riferito di aver visto scintille correre lungo le tubature di rame del riscaldamento. La scarica elettrica aveva colpito anche gli apparecchi telefonici e il modem dell’abitazione.
Dopo una mezz’ora circa, Valentina ha cominciato ad avvertire problemi agli occhi, «come se si muovessero a destra e sinistra», vertigini, nausea.
È andata a letto, ma l’indomani mattina la situazione è peggiorata. «Non riuscivo nemmeno a stare in piedi – racconta –; i sintomi erano peggiorati e così sono andata in ospedale». Qui sono stati eseguiti diversi accertamenti medici, ma è stata la visita dall’otorino a riscontrare un problema che creava disturbi vestibolari alla donna, causato proprio dalla scarica elettrica. Con le cure e i farmaci prescritti il problema sta lentamente rientrando.
Intanto prosegue la conta dei danni a Gonars: le famiglie segnalano alle assicurazioni i problemi riscontrati alle apparecchiature elettroniche e informatiche e provvedono alla loro sostituzione e riparazione.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto