Coiffeur lascia Londra e apre a Pordenone con un concerto live

PORDENONE. Ha girato il mondo e lavorato all’estero ma per aprire la sua attività ha scelto la città che gli ha dato i natali, Pordenone. E così oggi Matteo Sgarbossa inaugura Chill’in, salone di parrucchiere e barbiere, in vicolo delle Acque.
A 26 anni si mette in gioco e invita i suoi coetanei a fare altrettanto. «Lavoro da quando ho 17 anni e ora che ne ho 26 realizzo il mio sogno di aprire un salone tutto mio – ha affermato –. Ho vissuto e lavorato all’estero e, tornato a Pordenone, mi sono accorto che qui i giovani hanno poca iniziativa, si sentono schiacciati e privi di stimoli».
Anche l’inaugurazione di oggi vuol essere un omaggio alla città: vicolo delle Acque sarà chiuso al traffico per lasciare spazio a un concerto gratuito dei “Catch A Fyah”, reggae band di quattro musicisti pordenonesi, che si esibiranno alle 17 di fronte al negozio. Prima e dopo il live, dj set di Nolaccob. Un’inaugurazione sui generis, senza taglio del nastro ma con musica e divertimento, nonché l’opportunità di sbirciare quello che sarà il nuovo negozio realizzato laddove prima c’era il punto vendita di abbigliamento per bambini Mississippi Junior.
Il salone sarà diviso in due settori: da un lato è realizzato un salone da barbiere total service, in stile vintage, con la possibilità di taglio capelli e barba con schiuma e pennello, ma anche utilizzando tecniche più moderne e colorazioni, dall’altro c’è il salone femminile, con la possibilità di scegliere i crazy color che vanno di moda a Londra oppure colorazioni più naturali a base di henné, terre e piante. Assieme a Matteo, ci sarà una parrucchiera (anche lei con esperienze internazionali) Daniela Giordano, e una receptionist, Eleonora Carbone.
Matteo ha imparato il mestiere di parrucchiere in un salone di Pordenone quando aveva 17 anni, poi ha deciso di trasferirsi a Londra dove, oltre a lavorare, ha frequentato l’accademia. Quindi, è rientrato in Italia, a Milano, Udine e Treviso, e da lì di nuovo all’estero, a Barcellona, dove ha lavorato per un paio d’anni. «Con questa nuova apertura cerco di dare l’esempio con una un’attività che porta in città alcune delle mode diffuse all’estero, a Londra o in Spagna – ha spiegato Matteo –. È uno stimolo per i miei coetanei che possono così capire che ci può essere un’opportunità anche per loro in città».
Matteo ha anche altre idee. «Nel mio salone – ha anticipato – vorrei organizzare corsi rivolti a chi cerca lavoro o a chi vuole capire cosa fare da grande. Io non andavo bene a scuola, così d’estate i miei genitori mi hanno fatto fare diversi lavori: è così che ho scoperto la mia strada lavorativa. Vorrei dare la stessa opportunità anche ad altri».
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