Codroipo piange De Vittor, il paladino della città

L’ex assessore al commercio della prima giunta Tonutti morto a 66 anni. I funerali si svolgeranno questa pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Goricizza

CODROIPO. Per tutti era un combattente. Ma purtroppo l’ex assessore comunale al commercio Ilario De Vittor la sua battaglia contro il male l’ha persa. È morto a 66 anni all’ospedale di San Vito al Tagliamento. La città lo piange. Perché Ilario era davvero «una persona d’animo nobile, una persona speciale». Lo dice chi lo conosceva bene, lo dicono i suoi amici. Lo dice chi lo ha sempre ammirato per la sua costante disponibilità e il suo infinito amore per Codroipo.

Già, Ilario amava la sua città, ne amava raccontarne la storia attraverso le sue immagini che ne descrivevano il passato e i suoi protagonisti. E di questa città lui, agente di commercio nel settore dell’arredo bagno, era una delle anime più rappresentative.

Da sempre attivo nell’organizzare le iniziative promosse dal comitato civico per i festeggiamenti di Goricizza di cui era stato uno dei fondatori e membro del consiglio parrocchiale fino alle ultime elezioni di rinnovo nel 2014. Dal 1993 al 1997 aveva ricoperto l’incarico di assessore nel primo mandato del sindaco Giancarlo Tonutti e poi, terminata la sua esperienza amministrativa, aveva deciso di dedicarsi alla “sua” Codroipo.

Sempre in prima linea nel collaborare per la riuscita delle manifestazioni nella frazione di Goricizza dove risiedeva. Con la generosità di chi opera nel volontariato senza volere nulla in cambio. Aveva un cuore grande Ilario, un cuore da alpino.

Una persona dai tanti interessi che condivideva con la famiglia e con i suoi più cari amici. Era segretario della Federazione nazionale suonatori di campane e lo scorso anno era stato eletto come consigliere nel direttivo dell’associazione “Scampanotadôrs Furlans” nata per conservare e divulgare la tradizione dello scampanio a mano nelle manifestazioni sia religiose che civili.

Non solo, amava le motociclette, soprattutto quelle d’epoca. Collezionava le “Motom” storiche e aveva partecipato a diversi raduni.

«Era una persona che conoscevo molto bene – ricorda il sindaco Fabio Marchetti –, sempre disponibile a dare una mano nell’organizzare iniziative nella sua frazione di Goricizza. Era un grande appassionato di moto che più volte aveva esposto a Codroipo. Si è sempre dedicato al suo paese, si è sempre dato da fare con grande generosità e disponibilità. Da parte mia e dell’intera amministrazione comunale porgo le condoglianze alla famiglia».

Il vuoto che lascerà Ilario è grande, lo sanno tutti in città. Codroipo ora si stringe alla moglie Flavia e ai figli Annalisa e Daniele. «Con la scomparsa di Ilario De Vittor – afferma Mario Banelli del Centro iniziative codroipesi – se ne va un combattente. Lo stile determinato e sobrio che espresse durante la sua lunga e tenace battaglia nel domare i mali che avevano aggredito il suo fisico ha rappresentato emblematicamente la cifra della sua personalità. Come in tanti altri frangenti, anche aderendo e collaborando al Cic si è manifestato ottimista, concreto, leale, propositivo, orientato alle soluzioni».

Oggi sarà il giorno dell’addio, il giorno in cui poterlo salutare per un’ultima volta. La salma, dalle 11.30, sarà esposta nella chiesa parrocchiale di Goricizza dove alle 15 si svolgeranno i funerali. Un altro lutto colpisce Codroipo. Un altro grande personaggio che se ne va.

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