Cividale per una sera capitale degli amici della fisarmonica

CIVIDALE. Probabile che lo sappiano solo gli addetti ai lavori, alias suonatori, simpatizzanti ed esperti del settore. Per la massa, verosimilmente, la notizia che il Friuli Venezia Giulia è la regione d’Italia con più alta presenza di fisarmonicisti attivi, così tanti da offuscare la culla nazionale dello strumento (le Marche: a Castelfidardo c’è il cuore della produzione), sarà una sorpresa.
Un censimento ufficiale della categoria non esiste, ma le stime di chi se ne intende parlano di 4 mila esponenti, con picchi di concentrazione nelle aree prossime ai confini con Slovenia e Austria. Il panorama anagrafico è a dir poco variegato, abbraccia tutte le fasce d’età. Chi pensasse, insomma, che la fisarmonica è cosa da vecchi sbaglia della grossa. Lo strumento piace e fa presa anche dai giovani in giù, arrivando fino ai bimbi in tenera età. Lo zoccolo duro di questo esercito di talentuosi gravita attorno all’associazione Amici della fisamonica Fvg, fondata nel 1990 e da allora impegnata in una miriade di attività che hanno incluso – il sodalizio ne va giustamente fiero – la battaglia per l’inserimento della disciplina fra le materie d’insegnamento dei Conservatori di Trieste e Udine. Non è stata partita semplice, ma alla fine la solo apparentemente rustica, indubbiamente complessa e non certo arcaica fisarmonica, ultimo fra gli strumenti musicali in ordine di nascita (ha 150 anni di vita), è stata sdoganata dalla serie B e ammessa nell’olimpo.
Questa sera gli Amici saranno a Cividale, per la prima volta sede del tradizionale ritrovo di fine anno, che si ripete ininterrottamente da 26 inverni: si incontreranno alla trattoria Alla Brace, a Carraria, che per una sera (a partire dalle 19.30) si trasformerà prima in sala convegni, poi in frizzantissimo teatro. L’appuntamento, infatti, si aprirà con gli indirizzi di saluto dei vertici dell’associazione promotrice, cui seguirà un resoconto dell’operato 2016; interverrà quindi l’etnomusicologo Andrea Del Favero, che parlerà de “L’armonica tra Friuli e Istria”. Le conclusioni saranno tratte dal giornalista Nicola Cossar.
A quel punto tutti i presenti – ne sono attesi un centinaio – si esibiranno insieme in un vivacissimo concerto in cui probabilmente (le esperienze pregresse insegnano) si innesteranno i contributi di vari ospiti provenienti da Slovenia, Carinzia, Veneto e Sudtirol. «Cìè sempre qualcuno che viene a farci visita», racconta il segretario del sodalizio, Luigino Squalizza, spiegando che «intensi sono i contatti con Austria, Slovenia e Croazia, dove la fisarmonica è la moda del momento: basti dire – evidenzia – che a Lubiana c’è un canale televisivo che si occupa solo di fisarmonica, trasmettendo quel genere di musica ininterrottamente, 24 ore su 24».
Settecento gli iscritti agli Amici: menzione dovuta per la cucciola di casa, una promettente bambina di 8 anni appena, e per i veterani, il valligiano Liso Iussa, fondatore del noto complesso “I Bintars” (94 anni), e Bruno Temporini, 84enne di Ziracco.
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