Cividale, Palio di San Donato da record con 80 mila presenze

CIVIDALE. C’è stato perfino il caso di una bicicletta scaraventata nel Natisone dal belvedere di Borgo Brossana.
La tre giorni del Palio di San Donato è stata contrassegnata, inevitabilmente, pure da alcuni intoppi, che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine: una quindicina i poliziotti e sette i carabinieri che hanno presidiato la città, con pattugliamenti a piedi, per l’intera durata dell'affollatissima kermesse.
Nessun episodio eclatante, in realtà: «Non si sono presentate particolari criticità - conferma il dirigente del Commissariato cittadino, Michelangelo Missio -, nonostante la forte presenza di pubblico. Da segnalare soprattutto una lite verbale, scoppiata sabato ma subito sedata, e l’allontanamento di un nigeriano proveniente dalla provincia di Venezia: molestava i passanti con pressanti richieste di denaro. Nei suoi confronti è stato emesso il foglio di via, per tre anni».
Quanto alla bici di cui sopra, «non è la prima volta - precisa la polizia - che si verifica un fatto del genere»: adesso si cercherà di risalire al responsabile del gesto tramite le registrazioni delle telecamere di sorveglianza.
Completano il quadro il furto di un portafoglio, lo smarrimento di cinque cellulari (i proprietari possono rivolgersi al Commissariato) e il blocco del parcheggio del centro commerciale, provocato - nella sera di apertura del Palio, venerdì - da due auto lasciate in sosta sulla rampa: si è dovuto attivare un’uscita alternativa.
Il sindaco Balloch e l’assessore al turismo Bernardi, intanto, forniscono il consuntivo numerico della grande festa in onore del martire patrono di Cividale, che ha portato in loco - stando ai numeri forniti - 80 mila presenze.
«Un risultato di estrema soddisfazione», commenta il primo cittadino, tributando i ringraziamenti di rito («a tutti i volontari, tantissimi, che mettono a disposizione il proprio tempo per predisporre gli allestimenti medievali e per animare il centro storico nei panni di figuranti») e ponendo l’accento sulla validità di «precise scelte tecniche».
«Il rigore adottato per la realizzazione delle ambientazioni - sottolinea - si è rivelato premiante. Nel tempo sono stati fatti enormi passi avanti, sotto il profilo dell'estetica, e si continua a migliorare, a incrementare la ricercatezza e la raffinatezza. Ciò che distingue nettamente questa manifestazione da ogni altro evento in scena in Friuli Venezia Giulia».
Una Cividale definita “gioiello del Friuli” anche dal presidente del Consiglio regionale Franco Iacop intervenuto alla serata conclusiva.
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