Cividale, ha una sede la mensa per i poveri L’associazione di volontariato Avos gestirà in via Zorutti un servizio destinato a circa 400 persone
CIVIDALE. Il progetto della mensa per i poveri della città ducale e dell’intero mandamento, concepito solo qualche mese fa dall’associazione di volontariato Avos, sta per passare dalla carta ai fatti nonostante le intuibili difficoltà logistiche.
Dopo una non semplice ricerca, è stato infatti individuato un locale ampio e funzionale, al civico 8 di via Zorutti (la strada che da piazzetta San Nicolò porta alla via per l’ospedale), e ora si stanno cercando le attrezzature.
Che la determinazione del sodalizio fosse grande lo si era intuito: in pochi, però, avrebbero scommesso su una così celere attuazione di un piano che più di qualcuno probabilmente riteneva sovradimensionato.
«Non è così, perché di gente che ha davvero bisogno di un pasto caldo ce n’è tanta anche nella nostra realtà comunale e nei centri limitrofi: molta di più di quanta si possa immaginare»: parla Antonino Caltabellotta, presidente dell’Associazione volontari di solidarietà, gruppo di 22 persone che da anni si dedicano all’assistenza dei bisognosi con una preziosa serie di servizi. Un paio di numeri, limitando il campo alle necessità primarie, quelle legate all’alimentazione appunto: sono 296, per un totale di oltre 400 individui, i nuclei familiari che frequentano il Centro di distribuzione generi alimentari gestito dall’Avos.
Ogni utente ha una sua scheda che attesta, sulla base delle informazioni fornite dai servizi sociali e dall’Isee, l’effettiva necessità, in modo tale da evitare erogazioni non indispensabili.
E lo stesso avverrà per la mensa, che sarà aperta a chi (in tutte le 17 municipalità in cui il sodalizio opera) rischia realmente di non mangiare. Si confida, ora, nella sensibilità di cittadini e aziende: servono, per fare solo qualche esempio, un frigorifero, un congelatore, pentole, tavoli e panche. Si può contribuire con un’offerta così come con materiale pronto all’uso.
«L’intento – annuncia sempre il presidente – è di avviare al più presto l’attività, che funzionerà ogni giorno, domenica inclusa, per il pranzo. Le pietanze saranno preparate in loco: serviremo un pasto completo e se dovesse rimanere cibo lo distribuiremo per la cena. Non appena il sistema sarà pronto, nomineremo un responsabile della mensa fra i nostri associati, che si faranno carico della gestione; chiunque desiderasse darci una mano, poi, è il benvenuto».
Per l’uso dello spazio, 90 metri quadrati al pianterreno, l’Avos pagherà ai proprietari 350 euro al mese. Potranno aiutare i 4.130 euro fruttati dal frico più lungo del mondo: l’intero ricavato della manifestazione di domenica scorsa è stato destinato, infatti, proprio ai Volontari di solidarietà.
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