Cividale, accoltella un 30enne al parco: condannato a 8 anni e mezzo
Roberto Bonomi riconosciuto colpevole di tentato omicidio: esclusa l’aggravante dei futili motivi. La difesa annuncia ricorso in Appello

È arrivata la sentenza per Roberto Bonomi, 53enne friulano che, nel giugno 2023, aveva accoltellato un 30enne di origini marocchine, al parco Italia di Cividale. Il tribunale di Udine in composizione collegiale l’ha condannato a 8 anni e 6 mesi oltre al pagamento di una provvisionale di 20mila euro. Nella quantificazione della pena è stata esclusa dai giudici l’aggravante dei futili motivi. Bonomi era accusato di tentato omicidio e di porto abusivo di armi o oggetti atti a offendere.
La decisione dei giudici è stata accolta con favore dall’avvocato di parte civile, Stefano Comand: «È stato riconosciuto il tentativo di omicidio e sotto questo profilo siamo soddisfatti, seppur nell’amarezza umana per una condanna di tale entità», ha affermato.
Reazione opposta quella del legale della difesa, Rossana De Agostini, che ha già annunciato di voler ricorrere in Corte d’Appello. «Alla luce dell’entità della condanna – ha detto De Agostini – non è stata ritenuta decisiva la perizia del consulente di parte Lorenzo Desinan il quale, rispetto all’altro perito, ha valutato non mortale l’unica ferita inferta, tra l’altro procurata con un’arma mai ritrovata, al petto del 30enne. Attendiamo le motivazioni – ha aggiunto – ma l’appello appare scontato».
Da quanto emerso durante il processo, l’imputato, che si trovava al parco Italia di Cividale in uno stato di alterazione psicofisica derivante dall’assunzione di sostanze alcoliche, avrebbe accoltellato all’addome il marocchino dopo che quest’ultimo gli si era avvicinato chiedendogli conto della sparizione di una power bank per la ricarica del cellulare posizionata nei bagni del giardino pubblico, da dove Bonomi era appena uscito.
A dare l’allarme era stata una donna dopo aver sentito i lamenti del ferito. Poco dopo lo stesso Bonomi aveva chiamato i carabinieri autodenunciandosi. «È venuto fuori un casino con un cretino, perché non li sopporto più - aveva affermato all’operatore del 112 -. Sì, è arrivato come un missile e oggi, è finita così».Il coltello, fatto sparire dall’imputato, non è mai stato ritrovato.
Il pubblico ministero Elisa Calligaris aveva chiesto per Bonomi una condanna a 9 anni di carcere con l’aggravante dei futili motivi, pur riconoscendo il percorso di recupero che l’uomo sta avendo in carcere. Per il pubblico ministero l’aggressione è stata «un gesto di pura rabbia, espressione di un’insofferenza verso gli stranieri», che ha provocato una ferita capace di mettere in pericolo di vita il 30enne. «Era grave all’arrivo in ospedale ed è stato salvato dalla tempestività di intervento dei medici», ha ricordato Calligaris.
Di diverso avviso De Agostini, secondo cui, come già accennato, «la ferita non era affatto mortale, inferta da un coltellino svizzero». Per la difesa le conseguenze per il ferito sono state minime, come prova la dismissione dall’ospedale dopo soli cinque giorni.
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