Ciriani-Bolzonello: duello sulle cifre all’ultimo elettore

La vigilia del ballottaggio. Riequilibrio finanziario iniziato o Pordenone maltrattata? Rimpallo di accuse sul rapporto tra il capoluogo e la Regione

PORDENONE. Il vero avversario di Alessandro Ciriani si chiama Sergio Bolzonello. Nell’ultimo giorno di campagna elettorale, più che in quelli precedenti, lo scontro tra centrodestra e centrosinistra è diventato un duello di cifre.

Un duello iniziato la mattina, quando Ciriani, bersagliato negli ultimi giorni, ha schierato i big regionali per contestare punto per punto. E non solo: «Di qui c’è una squadra – ha rivendicato Luca Ciriani (Fdi), concetto ribadito anche da Vannia Gava (Lega) –, di là una donna sola. Il soccorso “Salvate il soldato Giust” puzza di bruciato».

Il candidato. Ciriani ha definito atto «scandaloso» la delibera con cui la giunta uscente ha dato gli indirizzi per il bilancio di previsione, «a tre giorni dal voto, senza approvare il consuntivo, indicando l’avanzo per coprire spesa corrente, cosa che non si dovrebbe fare, che io in Provincia non ho mai fatto».

E poi ha sventolato i dati del sito delle autonomie locali della Regione «che mostrano come i trasferimenti a Pordenone sono passati da una media di 36,9 milioni nel periodo in cui governava Tondo a 26 milioni del 2015, con Serracchiani».

Ospedale e ponte. Sull’ospedale Renzo Tondo – dopo aver sfoggiato un manifesto di Pinocchio «che regalerò a Bolzonello» – ricorda che da presidente mise 20 milioni nel 2012 per l’ospedale, 20 nel 2013, 40 nel 2014 e 60 nel 2015 (bilancio triennale).

«La Regione ha stralciato i 120 milioni che dovevano essere reperiti con project». Riccardo Riccardi ha ricostruito la vicenda viabilità non nascondendo «rammarico perché Bolzonello è persona che stimo e un amico. Da sindaco mi chiese tre cose: i fondi per la rotonda di via Nuova di Corva, la copertura per la bretella sud, il completamento della A 28 senza la barriera di pedaggio a Cimpello che aveva previsto Sonego e che oggi comporterebbe flussi ben più pesanti su Pordenone. Tutte cose fatte. I fondi per il ponte? Se Sonego avesse voluto farlo doveva prenotare i fondi, darli all’Anas – proprietaria del manufatto –, il tutto con un progetto vero e non uno schizzo di Picasso».

Bolzonello. Ma il vicegovernatore, che ha mandato una lettera a tutte le famiglie, non ha incassato affatto e anche ieri sera ha replicato: «I dati dei trasferimenti citati anche in un video da Ciriani, sono assolutamente parziali: è stato indicato un solo settore e questo è di una scorrettezza inaudita. Capisco la campagna elettorale, ma truccare i numeri è inaccettabile da uno che si candida a guidare la città. Sono pronto a un confronto pubblico, carte alla mano, con chiunque».

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