Cinghiale uccide un cane e ferisce il suo padrone

Trieste, un uomo di 71 anni ha riportato lesioni multiple ed è finito all’ospedale. L’animale di casa si è battuto in difesa del proprietario. Un incubo durato 10 minuti

TRIESTE. È stato aggredito da un cinghiale, che lo ha ferito seriamente con le zanne. Morsi e colpi tremendi sferrati dal basso verso l’altro mentre era a terra nel suo orto, in strada per Longera 206. Il ferito si chiama Bruno Zerial, 71 anni, pensionato, conosciuto anche col nome di Nok.

È stato un miracolo che le zanne, usate come dei pugnali, alla fine non siano entrate profondamente nell’addome fino ai visceri. L’uomo è ricoverato all’ospedale di Cattinara. Ha riportato lesioni alle gambe. Il cane di Zerial, un pastore di Ciarplanina di nome Billi, di 5 anni, ha difeso il proprio padrone fino all’ultimo respiro.

È morto per le conseguenze di una grave emorragia causata da alcune profonde ferite al collo e al torace causate proprio dal cinghiale.

L’episodio si è verificato ieri attorno alle 6.30. Bruno Zerial, fino a poco prima era in casa dove vive con la moglie Neva e il figlio. Si è accorto che nella corte, proprio davanti alla casa, c’erano due cinghiali. Arrivati, evidentemente, dalla pendice che si trova dietro lo stabile, in cerca di cibo.

«Era ancora in pigiama, si è infilato all’improvviso i pantaloni e si è precipitato fuori per scacciare i cinghiali», ha raccontato ancora spaventata la moglie. L’uomo è corso in cortile preceduto dal cane che, secondo quanto riferito da alcuni vicini, ha cominciato a ringhiare verso i due cinghiali, due esemplari di maschio del peso di almeno cento chili ciascuno.

Bruno Zerial, nel tentativo di allontanare i due cinghiali, ha afferrato un badile che era appoggiato a pochi metri. Ed è stato a quel punto che, secondo la prima ricostruzione, il cane si è lanciato contro i due animali per proteggere il padrone.

Un cinghiale è scappato mentre l’altro ha aggredito Zerial, sbattendolo violentemente a terra. Lo ha azzannato con forza alle gambe, morsicato con una violenza tremenda.

Il povero cane, ha avuto la peggio: il cinghiale lo ha raggiunto con i denti al collo e poi lo ha ferito profondamente al torace. E questo mentre stava contemportaneamente lottando con l’uomo che era riverso a terra.

L’incubo è durato una decina di minuti. Bruno Zerial urlava: «Aiuto! Aiuto!». A dare l’allarme è stato Claudio Dazara, che era a casa del figlio Paolo, il cui cortile confina con l’orto di Zerial.

«Bruno – racconta Dazara – era riverso a terra in una pozza di sangue. È stata una scena tremenda, spaventosa. Per liberarlo abbiamo cercato di attrarre l’attenzione del cinghiale che poi finalmente se n’è andato via, saltando la rete di recinzione. Solo così ci siamo potuti avvicinare a Bruno e intanto abbiamo chiamato i soccorsi».

Dopo pochi minuti è giunta l’ambulanza del 118. I sanitari hanno prestato le prime cure e trasportato l’uomo in ospedale. Per il pastore che lo ha difeso, invece, non c’è stato nulla da fare.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto