Ciclista spara e uccide il gatto del ministro di San Marino: multato, ora rischia di perdere la residenza
Il 21enne Antonio Tiberi, corridore professionista della Trek-Segafredo, stava provando una carabina nella sua abitazione quando ha preso di mira il felino: «Sono profondamente pentito, accetto le conseguenze e il biasimo per il mio gesto»

Multato di quattromila euro dalla giustizia di San Marino per aver ucciso, con una carabina ad aria compressa, un gatto di passaggio. Un gesto meschino, vile, ma che non sarebbe balzato agli onori delle cronache se il felino non fosse stato di proprietà del ministro del Turismo e delle Poste della “Serenissima Repubblica”.
Il ciclista professionista Antonio Tiberi, corridore della Trek-Segafredo, è stato subito sanzionato dal suo team, che fino ad ora era all'oscuro della vicenda. Tiberi, che sui social si dice pentito del suo gesto e pronto ad accettarne tutte le conseguenze, è stato sospeso «per un minimo di 20 giorni» e senza retribuzione: non correrà al Trofeo Laigueglia, alla Tirreno-Adriatico e alla Milano-Torino.
La Trek-Segafredo non esclude altre azioni in futuro e in una nota ufficiale «concorda pienamente con la multa e condanna fermamente l'atto riprovevole, che è una chiara violazione del codice di condotta della squadra».
Il team devolverà anche la retribuzione sospesa al corridore «a un'idonea organizzazione di cura, protezione e soccorso degli animali».
Tiberi, 22 anni a giugno, la scorsa settimana era impegnato al Giro degli Emirati vinto dal campione del mondo Remco Evenepoel, chiudendo con un ottimo settimo posto, migliore degli italiani.
Ora è costretto a scendere di sella e a rinunciare alle prossime corse finchè il team non lo riammetterà, meditando sulle conseguenze del suo gesto. «Sono profondamente pentito di quanto è successo. Sparare al gatto è stato un atto tremendamente stupido e irresponsabile, della cui gravità e pericolosità mi sono reso conto solo a posteriori - scrive Tiberi sui social -. Accetto, con senso di responsabilità e pentimento, le conseguenze e il biasimo per il mio gesto. Se non ne ho parlato pubblicamente prima (ahimè, sbagliando) è solo per un forte senso di vergogna e rammarico», scrive ancora il corridore, che chiede scusa al ministro, ai cittadini di San Marino, alla sua squadra e ai tifosi».
I fatti risalgono a tempo fa, ma solo ora è arrivata la sanzione pecuniaria di 4.000 euro per l'accaduto: è molto meno di quanto avrebbe rischiato nel caso avesse commesso il gesto in Italia, dove le leggi in materia prevedono anche la reclusione.
Tiberi ex campione del mondo a cronometro tra gli juniores che ha preso la residenza per motivi fiscali nella Repubblica del monte Titano, stava provando una carabina dalla sua abitazione quando per sua stessa ammissione, ha preso di mira un gatto ("Ma non pensavo che l'arma potesse uccidere") colpendolo in testa e non lasciandogli scampo. Il caso, come detto, ha voluto che il povero animale fosse di proprietà del ministro del turismo di San Marino, Federico Pedini Amati, che accusa: «Non abbiamo bisogno di dare la residenza a queste persone».
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