"Ci voleva stuprare e lo abbiamo soffocato": hanno 15 anni -

UDINE. Due studentesse udinesi di 15 anni si sono costituite la scorsa notte al Comando provinciale dei Carabinieri di Pordenone in relazione alla morte di un uomo, Mirco Sacher, 66 anni, celibe, residente a Udine in via Strassoldo ferroviere in pensione, il cui cadavere è stato trovato in un campo alla periferia della città non lontano da via Buttrio da un testimone che ha detto di aver visto l'uomo assieme a due donne in un'auto. Il testimone era in zona per una passeggiata, quando è ripassato da lì, la macchina non c'era più e neppure le due donne c'erano. Ma a terra ha visto il corpo di un uomo senza vita. Da quel momento è scattato l'allarme.
La ricostruzione. Secondo il loro racconto, le due giovani (che abitano con le famiglie nella periferia udinese) avevano contattato l’uomo, un amico di famiglia, ex dipendente delle Ferrovie dello Stato, per chiedergli un passaggio per andare in centro città; a un certo momento però ci sarebbe stato il tentativo di violenza e la loro reazione.
La reazione. Mirko Sacher sarebbe stato strangolato dalle due ragazze che avrebbero reagito al tentativo di violenza. È quanto avrebbero raccontato le due quindicenni udinesi nelle spontanee dichiarazioni rese nella notte ai Carabinieri di Pordenone, dove sono andate a costituirsi attorno alle 2. Ma per gli investigatori la ricostruzione dei fatti ha bisogno di molti accertamenti. A cominciare dal fatto che sul corpo dell'uomo non sono stati trovati al momento segni di violenza.
Il viaggio. A un certo punto le due ragazze, spaventate, si sarebbero allontanate a bordo dell’auto della vittima, una Fiat Punto bianca, avrebbero preso l’autostrada e avrebbero guidato fino a una stazione di servizio nei pressi di Padova, dove si sarebbero fatte venire a prendere da alcuni amici di Pordenone. Quindi avrebbero avvertito i genitori e sarebbero andare dai carabinieri a costituirsi.
Il passaggio in autostrada. Il casello autostradale di Udine sud ha registrato il passaggio della Fiat Punto bianca di Sacher alle 17. È a quell’ora - cioè circa due ore più tardi rispetto al momento in cui le ragazze si sono allontanate dal campo - che le due quindicenni udinesi hanno imboccato l’A4 in direzione Venezia, per raggiungere poi una stazione di servizio nella zona di Padova e chiamare alcuni amici a Pordenone per farsi andare a prendere. È quanto sarebbe stato rilevato dai dati registrati dalla società autostradale, cui la Squadra mobile, su indicazione della Procura di Udine, ha chiesto i tabulati dei passaggi delle auto, subito dopo il ritrovamento del corpo.
Due ore di "buco". Gli investigatori mirano a chiarire, dunque, dove sono state le due minorenni nell’arco temporale da quando si sono allontanate dal campo a quando è stato registrato il passaggio in autostrada della Fiat Punto. Gli inquirenti attendono ancora di visionare i filmati delle telecamere. Le immagini potranno chiarire se al volante ci fosse veramente una delle due ragazzine, come hanno dichiarato loro stesse, oppure un’altra persona.
Le accuse. Le due ragazze verranno ora trasferite a Trieste, in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario, e saranno interrogate dal sostituto procuratore dei Minori, Chiara Degrassi. La Polizia Scientifica e la Squadra Mobile di Udine stanno effettuando una perquisizione in casa della vittima.
Le cause della morte. La morte per Mirco Sacher, trovato con i pantaloni abbassati e con addosso solo la camicia, potrebbe anche essere stata non provocata: o cioè per una improvvisa caduta o anche per un arresto cardiocircolatorio.
Un altro testimone. Ci sarebbe un altro testimone nell’inchiesta sulla morte di Mirco Sacher. Si tratta di un passante che ieri pomeriggio transitava nella zona di via Buttrio. L’uomo ha riferito di aver notato anche lui, ma intorno alle 14.45, circa un quarto d’ora dopo l’orario indicato dal primo testimone, l’auto nel campo dove è stato rinvenuto poi il cadavere della vittima. Secondo quanto si è appreso, anche questo testimone avrebbe notato la presenza di tre persone. Questa testimonianza restringerebbe ancora più il tempo in cui Sacher è deceduto, cioè tra le 14.45 e le 15.30, quando cioè il primo testimone ha dato l’allarme.
L'interrogatorio. Alle 19 di lunedì è iniziato l'interrogatorio delle due ragazze negli uffici della Procura dei minori di Trieste. A quanto appreso il pm Chiara De Grassi, alle 22.30 stava ancora ascoltando la versione della prima giovane sottoposta a fermo. Praticamente totale, al momento, il riserbo della magistratura. «Troppe le cose che ancora non quadrano» ha detto il procuratore capo, Dario Grohmann, imponendo agli investigatori il silenzio stampa, almeno fino a quando non sarà fatta luce sui tanti lati ancora oscuri della vicenda.
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