Ci sono le giostre, il parcheggio aperto le domeniche mattina

La giunta ha deciso di modificare gli orari dopo le proteste degli automobilisti Per i centri estivi confermati 1.350 posti e sconto sulle tariffe ai non residenti
Udine 10 Ottobre 2016. park primo maggio sotterraneo Petrussi Foto Press / Massimo Turco
Udine 10 Ottobre 2016. park primo maggio sotterraneo Petrussi Foto Press / Massimo Turco



Tutte le domeniche di aprile e pure il giorno di Pasquetta il parcheggio sotterraneo di piazza Primo maggio resterà aperto per la presenza del luna park di primavera che ha limitato il numero degli stalli blu in Giardin grande. Lo ha deciso la giunta, a tempo di record, dopo le polemiche sollevata da alcuni automobilisti che domenica scorsa si erano trovati con le sbarre abbassate la mattina. «I parcheggi devono essere sempre aperti per garantire un servizio soprattutto quando ci sono eventi che richiamano persone in città», ha osservato il sindaco Pietro Fontanini. «Infatti – ha aggiunto il vicesindaco Loris Michelini – stiamo lavorando affinché in futuro le aperture domenicali vengano quasi sempre garantite e vogliamo incrementare anche gli orari di apertura durante la settimana con l’obiettivo di promuovere l’utilizzo dei parcheggi in struttura per liberare le aree di sosta a raso dalle auto. Gli automobilisti devono sapere che nei parcheggi in struttura trovano sempre posto senza perdere tempo a cercare uno stallo libero in superficie, per questo motivo stiamo ragionando con la Ssm (Sistema sosta e mobilità, la società partecipata dal Comune, socio di maggioranza, che gestisce i parcheggi in città) per rivedere la convenzione che regola gli orari della sosta».

L’obiettivo del Comune è anche quello di accorciare l’orario di pagamento del ticket riducendolo in alcune zone dalle 20 alle 17.30 per favorire l’afflusso di persone in centro».

Novità anche per quanto riguarda i centri estivi comunali che metteranno a disposizione 1.350 posti, 900 per i bambini da 6 a 11 anni e 450 per quelli da 3 a 6 anni. L’assessore all’Istruzione e alle Pari opportunità, Asia Elisa Battaglia ha rimodulato i costi a carico delle famiglie riducendo sensibilmente la differenza tra i residenti, che dovranno fare i conti con un piccolo aumento, e chi invece non abita nel capoluogo friulano. Se lo scorso anno per frequentare 10 giorni di attività venivano richiesti 167,25 euro ai residenti e 267,3 ai non residenti, il prossimo i residenti dovranno pagare 170,80 euro (con un incremento di 3 euro) e i non residenti 200,08, “solo” 30 euro in più rispetto agli udinesi con un risparmio di circa 67 euro se confrontato con il 2018, quasi sette euro in meno al giorno quindi. Stesso discorso per chi sceglierà di frequentare soltanto 5 giorni: nel 2018 i residenti hanno pagato 83, 6 euro, il prossimo dovranno versare 85,4 euro mentre i non residenti hanno visto ridurre la spesa da 133, 6 a 100 euro. «Abbiamo deciso di rimodulare le tariffe tenendo conto del fatto che lo scorso anno i non residenti che hanno scelto i centri estivi di Udine sono stati pochi – ha precisato Battaglia – e molto probabilmente si è trattato di una scelta legata alla grande differenza di costi che penalizzava chi risiede nei comuni dell’hinterland». –



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