Chiusura Tuodì, vertice al ministero

Giornata chiave nella vertenza che vede coinvolto il gruppo Dico, presente a Pordenone con un supermercato a marchio Tuodì in viale Treviso, di fronte alla fiera. In agenda, alle 17, c’è l’incontro...
Giornata chiave nella vertenza che vede coinvolto il gruppo Dico, presente a Pordenone con un supermercato a marchio Tuodì in viale Treviso, di fronte alla fiera. In agenda, alle 17, c’è l’incontro al Ministero dello Sviluppo economico (Mise) chiesto dai sindacati per avere rassicurazioni sul futuro dei 4 mila lavoratori impiegati dall’azienda in tutta Italia.


Il negozio del capoluogo, come gli altri 18 punti vendita distribuiti tra Veneto e Friuli (un secondo discount, in regione, ha sede a Codroipo), ha abbassato le serrande giovedì scorso a seguito della richiesta di ammissione alla procedura di concordato preventivo presentata dal gruppo Dico al tribunale di Roma, nell’ambito di un piano che prevede un ridimensionamento della rete distributiva che colpirà 123 negozi, inclusi – come detto – quelli friulani e veneti. A Pordenone sono impiegate quattro persone, tutte donne. Tre di loro sono mamme di bimbi piccoli con la preoccupazione di provvedere alle proprie famiglie. I primi segnali evidenti della crisi del marchio Tuodì risalgono al mese di marzo, quando gli scaffali dei supermercati – compreso quello di viale Treviso – avevano iniziato a svuotarsi mettendo in allarme lavoratori e sindacati. La vertenza era proseguita con un incontro svoltosi nella capitale il 6 luglio, nel corso del quale la proprietà non avrebbe espresso l’intenzione del concordato se non come una semplice ipotesi tra altre. Maggiore chiarezza, è l’auspicio dei sindacati, sarà fatta oggi in occasione del tavolo al Mise.


Nel frattempo, la merce rimasta sugli scaffali dei supermercati chiusi viene dirottata verso quelli rimasti aperti. Le lavoratrici pordenonesi usufruiranno delle ferie residue fino a completo smaltimento, per poi essere collocate in aspettativa retribuita.
(mi. pa.)


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