Chiusi da lunedì alberghi e bar, forti limitazioni alle altre attività: così Sappada prova a fronteggiare i contagi

SAPPADA. Niente zona rossa, ma restrizioni severe, a partire dalla giornata di lunedì 19 ottobre. Il sindaco di Sappada Manuel Piller Hoffer ha emanato nel pomeriggio di domenica 18 ottobre un'ordinanza mirata a contenere la diffusione del coronavirus.
Il provvedimento del primo cittadino dispone la chiusura dei bar e di tutte le strutture ricettive. I ristoranti e le tavole calde dovranno chiudere dalle 17 alle 8, con obbligo di consumazione esclusivamente al tavolo, previa prenotazione e rigoroso rispetto dei protocolli sanitari (tracciatura, accertamento temperatura corporea, sanificazione, rispetto delle distanze). Nei negozi potrà entrare una sola persona per nucleo familiare.
Sono inoltre sospese tutte le manifestazioni di carattere culturale, ludico e sportivo, ma anche le attività sportive (eccetto quelle in forma individuale). Le società sportive che effettuano attività al di fuori del comune di Sappada avranno l'obbligo di segnalarlo al sindaco e dovranno sottoporsi alla quarantena al rientro.
Resterà chiuso il municipio, fatte salve comprovate esigenze di urgenza e previo appuntamento. Il sindaco ha inoltre deciso di sospendere il servizio di scuolabus e di chiudere biblioteche, musei e spazi pubblici. L'ordinanza sarà in vigore fino al 2 novembre.
Sappada insomma, non sarà dichiarata zona rossa: “Non sussistono i presupposti per un provvedimento così estremo e la situazione è sotto controllo” ha riferito il Sindaco della località montana Manuel Piller Hoffer al termine del vertice svoltosi oggi pomeriggio tra l’amministrazione, i rappresentanti del dipartimento di prevenzione e della protezione civile regionale.
“Si è potuto affrontare al meglio la situazione, in un clima di massima collaborazione e condivisione grazie al forte impegno da parte di tutti” ha dichiarato Piller Hoffer, annunciando procedimenti forti più restrittivi e l’avvio già da domani di uno screening rapido su larga scala, che dia un effettivo quadro della situazione sullo stato di contagio tra i sappadini. Solo quando si sarà in possesso di dati precisi si potranno prendere eventuali provvedimenti, maggiormente cautelativi.
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