«Chiusa per atti vandalici»: lanciati sassi contro le porte della stazione di Sacile

SACILE. Stazione ferroviaria chiusa per vandalismi: una sassaiola ha infranto la vetrina dell’edicola, dopo il danneggiamento della porta di accesso ai binari capitato dieci giorni fa. La Polfer è intervenuta a Natale per bloccare una donna originaria del Gambia che, a 32 anni, nota alle forze dell’ordine per la serie di sassaiole lanciate in diverse stazioni, compresa quella di Pordenone.
Senza fissa dimora, irregolare nel territorio nazionale, per l’immigrata è stata richiesta l’emissione del foglio di via obbligatorio dal comune di Sacile, circa dieci giorni fa dopo il primo vandalismo alla porta, che aveva ridotto il vetro in mille pezzi. Questa mattina la biglietteria dovrebbe riaprire lo sportello, dopo due giorni di blocco.
«La donna sta tranquilla per molte ore nella stazione sacilese – hanno verificato gli attivisti del Movimento cittadini attivi per Sacile –. All’improvviso viene colta da raptus e scaglia sassi contro le vetrate. Ha bisogno di aiuto e sostegno psicologico, intanto i conti dei danni aumentano a carico della stazione».
Altri vandalismi sono stati cancellati dai muri del sottopasso, dove gli imbrattamenti sono ciclici, ma non c’è pace nella stazione ferroviaria. «È una struttura in piena decadenza – dice Gianfranco Zuzzi, attivista McapS – e priva di una reale custodia». La video sorveglianza nel piazzale Libertà non blocca i furti di biciclette e anche i bagni esterni della stazione sono nel mirino dei nottambuli.
«Dopo le 22 scattano i lucchetti anche per i bagni – ha verificato Zuzzi –. Ma chi deve sorvegliare la stazione? La scelta di chiudere a chiave un bagno, la sala d’aspetto che da anni è inutilizzabile e anche l’ingresso dopo le 22 è diventato un motivo di ribellione. Abbiamo segnalato anche alla Prefettura di Pordenone la condizione di degrado dell’immobile: servirebbe un capostazione».
Sono penalizzati i viaggiatori che pagano il biglietto e si trovano di fronte alla chiusura a chiave dei locali. «Dopo le 22 non si entra nemmeno nell’area della biglietteria – ha comntinuatoo Zuzzi –. Non si capisce la ragione di questo blocco e non serve da deterrente per i vandalismi».
Ci sono angoli della stazione dove la videosorveglianza non è attiva. «La stazione rischia di diventare una “terra di nessuno”, dove si impongono le regole della chiusura a chiave dopo le 22 senza ottenere risultati – ha concluso –. Alle 22.30 la stazione chiude i battenti e non entra più nessuno, ma chi paga il biglietto non può avere un luogo caldo dove attendere il treno. Poi ci sono vandali in azione anche di giorno».
La stazione di Sacile è nel piano di restyling 2021-22 di Rete ferroviaria italiana e della Regione. «Il progetto prevede l’innalzamento a 55 centimetri dei marciapiedi – ha precisato Ferrovie Fvg –, il rifacimento delle pensiline e due nuovi sottopassi, con assistenza per i disabili». –
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