«Chiudo la mia cartoleria ma i giovani non la vogliono»
SAN QUIRINO. La cartoleria edicola San Rocco di via Piazzetta si prepara a chiudere, dopo 35 anni di attività “compiuti” il 16 novembre e dopo aver “servito” generazioni di studenti. Il 31 dicembre...

SAN QUIRINO. La cartoleria edicola San Rocco di via Piazzetta si prepara a chiudere, dopo 35 anni di attività “compiuti” il 16 novembre e dopo aver “servito” generazioni di studenti.
Il 31 dicembre la titolare, Rita Lovisa, sanquirinese di adozione da 40 anni, terminerà la sua lunga storia di commerciante: ha deciso di godersi la pensione, non senza un po’di rammarico per il futuro del suo negozio. «A 62 anni – racconta – e con 45 di lavoro alle spalle, di cui 35 dietro al bancone del negozio, sono stanca e voglio riposarmi. Mi spiace però che non ci sia ancora nessuno interessato a subentrare in un’attività che fu la prima di questo tipo a San Quirino, che tuttora resta l’unica cartoleria del paese e che soprattutto lavora bene». Bello sarebbe per Lovisa passare il testimone a dei giovani. «Penso a loro – aggiunge – perché potrebbero contare su incentivi a fondo perduto».
Da questa estate l’esercente è alla ricerca di un “successore”, dato che le figlie sono già avviate in altre carriere. In questi giorni sui social è comparso anche un appello a giovani che siano interessati a portare avanti l’attività della cartoleria edicola San Rocco e le manifestazioni di stima per l’attività svolta da Lovisa non sono mancate. «In questi mesi – dice l’esercente – ho ricevuto proposte da circa una ventina di persone, la maggior parte sanquirinesi, ma nessuna che sia andata oltre ad un mero interessamento. Questa del resto – aggiunge – è un’attività in cui si lavora tutti i giorni, sabati compresi e anche una domenica ogni quindici giorni; ci si deve alzare presto la mattina per ricevere i giornali e da soli non ce la si fa, io per questo ho una dipendente che mi copre alcune ore».
In tutti questi anni, tuttavia, Lovisa questi sacrifici li ha fatti senza problemi e il suo rammarico è ora di vedere sparire da San Quirino un’altra attività unica nel suo genere. «Quando 35 anni fa ho lasciato un lavoro da impiegata per avviare, inizialmente con una mia parente, questa attività, a San Quirino c’erano quasi una decina di negozi che oggi non ci sono più: due macellerie, tre o quattro alimentari, una profumeria, un calzolaio, un negozio di frutta e verdura. È vero che grazie a un giovane molto bravo quest’anno è stata riaperta l’unica macelleria del paese, ma il commercio continua a soffrire: per una attività commerciale che apre la mia, ad esempio, rischia di chiudere per sempre e questo mi dispiace perché a me non sono mai mancati i clienti».
(mi.bi.)
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