Chiude un altro negozio «A Palmanova va meglio»

Cervignano, “Le Fontane” attacca il piano del commercio della giunta Savino «Il sindaco aveva promesso il rilancio di via Roma, più gente nella città vicina»
Bonaventura Monfalcone-11.10.2014 Negozi chiusi-Avant garde e negozi di Via Roma-Cervignano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-11.10.2014 Negozi chiusi-Avant garde e negozi di Via Roma-Cervignano-foto di Katia Bonaventura

CERVIGNANO. Anche “Avant Garde”, storico negozio di via Dante, a due passi dal cuore di Cervignano, importante punto di riferimento regionale nel settore degli abiti da sposa e da cerimonia, ha chiuso definitivamente i battenti. La notizia non lascia certo indifferenti, era un pezzo di storia del commercio locale. La crisi continua a mordere. Anche in centro, diversi negozi hanno chiuso. Tra tasse e affitti sempre più alti, i commercianti devono fare miracoli per riuscire a tenere aperto. Certo, c’è anche chi non si lamenta perché gli affari vanno bene.

L’amministrazione, ma anche l’associazione commercianti puntano il dito contro il costo degli affitti, troppo alto. La situazione del commercio cervignanese diventa un “caso” politico. Il capogruppo della civica “Le Fontane” sostiene che manca un piano del commercio. «L’assessore Snidero e il sindaco Savino avevano promesso un rilancio di via Roma, anche tramite la pedonalizzazione ma, ad oggi, purtroppo, siamo costretti a constatare che non c’è nulla di tutto questo. Non ci sono progetti, niente sulla carta. Manca una politica seria del commercio cittadino. I negozi chiusi sono tanti. Nel penultimo consiglio comunale ho affrontato questa tematica, quanto mai attuale. Ho ribadito con forza che il nostro commercio sta soffrendo moltissimo. Stiamo rischiando di perdere il ruolo centrale. A Palmanova c’è più movimento, le cose funzionano meglio. C’è anche un altro aspetto preoccupante: continuiamo a perdere servizi. È di qualche giorno fa la notizia della chiusura di un servizio fondamentale come l’Inail. Molto probabilmente anche il liceo delle scienze umane si trasferirà a Ruda e la cosa fa sorridere amaramente. Basta fare un giro per via Roma la sera: è deserta. Il centro si è notevolmente impoverito, Palmanova ci sta superando». L’associazione di commercianti “Vari ed Eventuali”, che, da circa due anni, si sta dando da fare per valorizzare la cittadina friulana, tramite il presidente, Piero Fasano, prova ad analizzare la situazione. «In via Roma i negozi chiusi ci sono, lo notano tutti – afferma Fasano -. Incide sicuramente il costo degli affitti, molto alto, concordo con l’assessore al commercio Snidero. Gli stessi negozi si spostano da una parte all’altra della cittadina anche in base al costo degli affitti. Bisognerebbe venire incontro alle esigenze dei negozianti in un momento storico come quello che stiamo attraversando. Il commercio locale, così come avviene ovunque, sta soffrendo molto. I commercianti sopravvivono, molti con difficoltà. Nessuno ha la bacchetta magica per risolvere il problema. Una cosa è certa: se i proprietari degli immobili non vengono incontro a chi prova ad investire e a tenere aperto la situazione non può certo migliorare». Conclude Fasano: «La Pro loco di Cervignano, assieme a “Vari ed Eventuali”, sta lavorando per cercare di migliorare le cose. In occasione delle festività natalizie proporremo una serie di eventi che speriamo ci consentano di portare gente nuova a Cervignano. Tutti ci auguriamo una ripresa».

Elisa Michellut

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