Chiude la ricevitoria in Galleria Pegolo «Colpa del Covid-19»

sacile

In affitto e anche in vendita: la ricevitoria in galleria Pegolo ha il cartello che spicca sulla vetrina chiusa. Le scommesse sportive on line sono state interrotte dall’emergenza sanitaria Covid-19 e la sfortuna ha anche giocato contro con una sanzione scattata durante il lockdown per l’emergenza sanitaria da Covid-19.

«Vendo oppure affitto il negozio in galleria Pegolo – ha confermato Anna Rosolen proprietaria dell’immobile –. I gestori della ricevitoria hanno dato la disdetta e sono pronti a gettare la spugna. Spero che ci ripensino».

L’attività è in ginocchio anche nel Better lungo la Pontebbana, a Cornadella dove le porte sono chiuse da settimane. Le sale giochi come i corner sono ancora chiusi per evitare gli assembramenti, ma l’altra spada di Damocle è la legge regionale. Quella che, fra un paio di mesi, potrebbe scattare con la “serrata” definitiva a causa della vicinanza ai punti sensibili: come chiese, scuole, ospedali, palestre e altro.

«La ricevitoria in galleria Pegolo è stata multata a nostro avviso ingiustamente l’11 marzo con la chiusura di 30 giorni decisi dalla Prefettura – hanno ricordato alcuni clienti abituali – e sono scattati i ricorsi. Il corner aveva aperto in orario consentito: non è una sala giochi». La denuncia per non avere rispettato la chiusura nell’emergenza Covid-19 l’11 marzo 2020 è stata sospesa e il giudice deciderà sul caso a fine luglio.

I clienti e il gestore della ricevitoria hanno mandato avanti gli avvocati e forse in giugno si potrà alzare la saracinesca anche del corner di Lottomatica, con la sospensiva della sanzione. Gli agenti comunali hanno applicato il decreto del Governo contro i locali che non hanno rispettato il lockdown nella fase 1 dell’emergenza sanitaria.

«Il corner in galleria Pegolo non è una sala giochi – ha sottolineato Rosolen –. diverso L’unica sala giochi a Sacile si trova a Cornadella nel Better». Il ricorso ha dei costi alti per il portafoglio: con la parcella dei legali si arriva a 1.500 euro ma la scommessa è aperta sulla decisione futura del giudice di Pordenone.

«I corner di Lottomatica – ribadiscono i clienti – l’11 marzo non erano tenuti al lockdown, che invece vale per le sale gioco». Punti di vista divergenti: gli agenti della polizia locale avevano ricevuto una segnalazione da un cittadino indignato nel vedere le luci accese nel locale.