Chiesti cinque milioni per la morte di Veronica

Latisana, la famiglia della 14enne deceduta l’8 gennaio 2014 chiede i danni e l’azienda sanitaria si dice disposta a trattare

LATISANA. Cinque milioni di euro. È quanto chiede all’azienda sanitaria, in prima battuta, la famiglia di Veronica Surian, la 14enne di San Michele al Tagliamento, morta l’8 gennaio 2014 all’ospedale di Udine, dov’è giunta in condizioni disperate, dopo un intervento chirurgico praticato all’ospedale di Latisana.

Assistiti dall’avvocato Antonella Gobbo, i genitori di Veronica e il fratello hanno inviato una richiesta di risarcimento “da asserita malpractice”, come viene definita nel decreto di costituzione nella procedura di mediazione, quantificata in complessivi 5 milioni 51.013,62 euro.

Richiesta che sarà affrontata nel corso di un primo incontro di mediazione, convocato per domani alle 15.30.

Chiamata a rispondere con un risarcimento milionario è l’Azienda per l’assistenza sanitaria 2 Bassa friulana-Isontina, nella cui competenza ricade l’ospedale di Latisana, struttura nella quale Veronica Surian fu visitata il 2 gennaio 2014 e immediatamente ricoverata.

Il quadro clinico della 14enne peggiorò rapidamente, tanto da essere sottoposta a un’operazione, durante la quale la giovane andò in arresto cardiocircolatorio. Trasferita d’urgenza al reparto di Terapia intensiva dell’ospedale di Udine le sue condizioni erano già critiche. E nonostante il prodigarsi dei medici per salvarla, Veronica morì.

L’aspetto penale di tutta la vicenda è ancora in corso di definizione. Sarà l’istruttoria dibattimentale, al via il prossimo 12 febbraio, a stabilire se la morte della 14enne di San Michele al Tagliamento, debba essere attribuita, o meno, a un errore nella diagnosi formulata dal chirurgo di guardia che la visitò, al suo arrivo al pronto soccorso di Latisana.

In aula però i genitori e il fratello di Veronica hanno scelto di non costituirsi parte civile nel procedimento, preferendo percorrere un’altra strada.

Patrocinata dall’avvocato Diego Modesti l’Aas 2 ha ricevuto a fine settembre un’istanza di mediazione, istanza che fa seguito alla richiesta risarcitoria presentata alla soppressa Ass 5 e sulla quale è stato aperto un sinistro tramite il Broker Willis a valere sulla compagnia Am Trust International Underwriters, società di assicurazione che ha la copertura di responsabilità civile sanitaria per le Aziende ospedaliere del Friuli Venezia Giulia.

Finora i tentativi di mediazione non hanno avuto successo. E se anche l’incontro di domani dovesse avere un esito infruttuoso, l’Aas 2 è pronta a presentarsi, con il supporto legale dell’avvocato Modesti, per un giudizio risarcitorio eventualmente promosso dai familiari di Veronica.

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