Chiavris ricorda il suo parroco

Vent’anni fa il rogo della canonica in cui morirono mons. Comelli e la perpetua
Udine 29 Luglio 2011 messa Copyright PFP
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Don Leandro Comelli era un uomo accogliente con la capacità di essere punto di riferimento e guida non soltanto per la sua comunità di fedeli, ma anche per i tanti sacerdoti che impararono da lui a essere buoni pastori».

Con queste parole l’arcivescovo emerito, monsignor Pietro Brollo, ha ricordato ieri nella parrocchia di San Marco, in Chiavris, la figura del parroco Leandro Comelli, morto 20 anni fa, a 76 anni, assieme alla perpetua Rosa Cipriani nell’incendio appiccato da due balordi che erano entrati nella canonica di notte per rubare.

Molti fedeli della chiesa di San Marco hanno così partecipato alla santa messa celebrata in suo ricordo. Monsignor Brollo, nella sua omelia, ha anche ricordato che «quel fatto scosse l’intera diocesi udinese, anche perché la parrocchia di San Marco, sotto la guida di don Leandro, era diventata un modello per tutta la città». E ancora: «Quel sacerdote così aperto e disponibile verso gli altri, sapeva conquistare la stima di tutti e non era soltanto attento alle esigenze dei più anziani della comunità, ma era anche capace di stimolare ed essere vicino ai molti giovani».

Renato Schinko

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