Cervignano e Tarvisio uniti per salvare la Polfer

CERVIGNANO. Due Comuni, la stessa battaglia. Tarvisio e Cervignano uniti per difendere i rispettivi uffici Polfer. I sindaci, Gianluigi Savino e Renato Carlantoni, fanno squadra e scendono in campo assieme per scongiurare il rischio chiusura, come ipotizzato in un piano di razionalizzazione del ministero dell’Interno. Intanto Savino annuncia di aver chiesto un incontro al sottosegretario Filippo Bubbico.
«Desidero ribadire con forza anche al sottosegretario – spiega il sindaco di Cervignano che, nei giorni scorsi, ha inviato ai parlamentari friulani copia della lettera spedita precedentemente al prefetto e al questore di Udine – le conseguenze negative che potrebbe avere, per Cervignano, la chiusura del posto Polfer (15 dipendenti in tutto, ndr).
Lo ribadisco: basta tagli alle forze dell’ordine. Nel nostro comune ci sono due importanti infrastrutture ferroviarie che vanno salvaguardate: la stazione dei treni, che serve tutta la Bassa friulana, compreso il Comune di Grado, e lo scalo ferroviario, uno dei più importanti del Triveneto. Questi sono elementi unici e caratterizzanti per cui bisogna fare una attenta valutazione. Non si può fare semplicemente un segno con un pennarello rosso su una carta geografica. Prima di fare scelte del genere bisogna ascoltare il territorio e il nostro territorio è fortemente contrario.
Ho chiesto ai parlamentari friulani un loro interessamento con il ministero». Il sindaco di Tarvisio aggiunge: «Cervignano e Tarvisio sono due stazioni ferroviarie internazionali, due snodi strategici, è inaccettabile eliminare i rispettivi uffici Polfer. Non si capisce quale sia la logica di questa operazione. Condivido la posizione del sindaco di Cervignano.
Siamo nella stessa situazione e la cosa migliore, a questo punto, è intraprendere una “battaglia” comune». Sull’argomento, interviene anche il consigliere regionale del Partito democratico, Mauro Travanut, il quale, recentemente, aveva presentato un’interrogazione sull’argomento. «So per certo che la presidente Serracchiani se ne sta occupando – dichiara Travanut -. Penso che anche i deputati senatori siano già stati attivati per scongiurare questa chiusura che non si può assolutamente accettare.
Nel corso degli ultimi vent’anni, abbiamo più volte fatto richiesta di potenziamento (Polizia di Stato, Carabinieri), ma sempre con la consapevolezza che le difficoltà erano tali da non poter raggiungere l’obiettivo. Ora però siamo al paradosso. Non solo non ci è stato dato quello che abbiamo chiesto, ma ci viene sottratto anche quel poco che abbiamo. Non si può accettare».
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