“Cercasi un capannone” Ma la Pontebbana è piena di strutture dismesse

FONTANAFREDDA. Cercasi capannone a Fontanafredda, Sacile, Brugnera, Porcia, Prata: l’annuncio è sulla “vela” parcheggiata lungo la Statale 13 e strappa i commenti agli automobilisti. «Capannoni vuoti a volontà tra Pordenone e Sacile – dice Rossana Casadio, attivista delle politiche ambientali del gruppo Pontebbana vogliamo respirare –. C’è l’imbarazzo della scelta, per esempio a pochi metri dopo il confine comunale tra Fontanafredda-Sacile dove un capannone ha il cartello affittasi».
Difesa del territorio: è un paradigma civico e politico che Casadio rimette in moto anche di fronte all’annuncio pubblicitario sulla vela. «No – rilancia Casadio – alla “capannonizzazione”». Un neologismo (da capannone) che indica il consumo di suolo sull’asse della Pontebbana. «Un capannone è vuoto da anni e in vendita o affitto sul fronte strada a San Giovanni del Tempio a Sacile, vicino allo svincolo autostradale – indica Casadio –. Un altro ha spazi chiusi da oltre un decennio e un’azienda ha chiuso i battenti in dicembre scorso: sono i simboli della cementificazione inutile del nostro territorio».
Altri capannoni si trovano all’asta a Cornadella, altri ancora a Ronche in direzione Pedemontana e ci sono edifici abbandonati in mezzo alla campagna. Ancora a caccia di acquirenti e con l’incognita di strutture da bonificare per scongiurare altri danni all’ambiente e alla salute pubblica. Il consumo zero del territorio sembra un’utopia. «Case e capannoni vuoti sono troppi tra Fontanafredda e Sacile – dicono gli ambientalisti –. Bisogna tenere conto dei dati per le future scelte urbanistiche. Sacile, emerge nel documento pubblicato nell’ottobre 2011 dall’Osservatorio sulle politiche abitative dell’ex Provincia: con un patrimonio che a livello provinciale si registrava in +18,4% di abitazioni, equivalenti a 25.400 e 8,4 milioni di metri cubi. Livelli di crescita più accentuata, maggiori di Pordenone»
Chi cerca trova. «L’area liventina conta un patrimonio edilizio superiore in media a 30 anni e che per larga parte non è utilizzato – rileva Casadio –. Quindi, sarà un patrimonio in decadimento. Da un lato, però, ci sono nuove edificazioni (a Fontanafredda, Sacile, Nave) e dall’altro condomini vecchi, mezzi vuoti e capannoni abbandonati». —
C.B.
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