Ceraolo scende in campo: pronto a rilanciare Sacile

SACILE. Elezioni: il centrodestra c’è, a Sacile. «Vinciamo uniti»: Roberto Ceraolo va a caccia del bis sulla poltrona di sindaco in riva al Livenza e schiera i suoi “colonnelli”. Ai nastri di partenza delle elezioni comunali del 25 maggio, il sindaco uscente ricompatta quello che resta dell’ex Pdl.
La frammentazione è stata scongiurata e Sacile, un caso unico in provincia. «Un assessorato della famiglia – Ceraolo ha presentato la coalizione di centrodestra ai sacilesi sotto gli affreschi della sala degli imperatori a palazzo Ragazzoni – Per rilanciare il nostro ospedale una specialità potrebbe essere la fecondazione assistita».
Tre settimane roventi. Tre settimane roventi: da battere sono gli spettri dell’astensionismo e del ballottaggio. Due incognite forti che diventano tre, contando l’effetto M5S. Forza Italia-La Destra, AttivaSacile-Fare, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Lega Nord, Civica per Ceraolo non ci stanno al pressapochismo popolare del partito della cosiddetta non politica.
Quello che mormora «sono tutti uguali». Invece no. «Tre settimane di tempo per conoscerci – sostegnono i “colonnelli” Vannia Gava, Isidoro Gottardo, Carlo Spagnol dando voce agli altri cento candidati che sostengono Ceraolo – Vogliamo tenere il governo della città per rilanciare Sacile». La spina dorsale del programma elettorale: lavoro, politiche sociali, contenimento fiscale, città smart, viabilità, parchi urbani, altro. In cento, ci mettono la faccia.
Lanciata la sfida. Dietro nomi e volti c’è la sfida: in un clima generale di sfiducia verso la “casta”, l’occasione è quella di incidere sulla politica territoriale. «Campagna elettorale in bicicletta – dal “cilindro” di Ceraolo emerge una campagna elettorale ecologica e risparmiosa – Vogliamo contribuire al bene comune: incontreremo le frazioni per ascoltare i bisogni di tutti i cittadini».
L’obiettivo e la logica di servizio alla comunità, come ribadisce il “pezzo da 90” della politica moderata: Isidoro Gottardo ne fa uno stile elettorale e sgrana lo slogan “convincere prima di vincere”. La delega non è in bianco: «Il sindaco lo è stato per due legislature, è un punto di riferimento noto: si votano le persone nelle comunali». Come dire che il Comune è il punto più saldo: per la città che si gioca il suo futuro.
L’unità ritrovata. «Elezioni a carte scoperte, fidatevi del centrodestra». Lo affermanoi vecchi volti e le new entry della politica liventina: Claudio Salvador, Alberto Gottardo, Maurizia Salton, Sereno De Marco, Clelia Cao...
«Stop agli strepiti e alle invettive dei “grillini” e “grilli parlanti” nelle civiche – scaldano i muscoli nella corsa al voto – Siamo la continuità a Sacile». Nata sotto il segno del toro, la coalizione di Ceraolo dovrà vedersela coil centrosinistra, l’astensionismo e l’incognita del M5S.
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