Centri estivi a misura di bimbi con disabilità

L. A.

Una proposta ramificata sul territorio e unica nel suo genere, in quanto improntata al concetto della massima inclusione possibile: la cifra distintiva dei centri estivi “Joki all in” , organizzati in sei località dall’associazione Joki, presieduta dal professor Roberto Gualteroni, è proprio la volontà di coinvolgere anche i bambini e i ragazzi con disabilità, mettendoli nelle condizioni di partecipare alle attività comuni. A questo principio, dunque, si ispirano i centri attivati a Cividale, Udine, Pasian di Prato, Faedis e San Pietro al Natisone, che in due casi (a Campeglio di Faedis e Marsure di Povoletto) sono rivolti alla fascia 3-5 anni e che negli altri accoglieranno bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni (dai 5 a San Pietro). Le iscrizioni sono aperte fino al 30 giugno, sul sito www.associazionejoki.com: la frequenza inizierà poi il 5 luglio, per protrarsi fino al 30.

«L’idea di centri inclusivi – spiega Gualteroni – parte dalla consapevolezza di come questa sia, ora più che mai, una necessità reale, più volte riscontrata durante la nostra pluriennale esperienza nel settore. La volontà è quella di superare il precedente concetto di integrazione, nel quale le persone con qualche disabilità si trovano a prendere parte alle attività “a fianco” delle normodotate, per arrivare invece a una condizione inclusiva, appunto, in cui la disabilità è vista come una potenzialità e i soggetti diversamente abili partecipano “con” i normodotati. Centrale sarà lo sport». —

L. A.



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