Cecot infuriata: «Non spacchetterò il progetto Argo, quello che non tollero è la malafede»

Contrariata? Di più. Arrabbiata? Di più. Con un diavolo per capello.
Che sia preveggente o abbia quel “fiuto” che tutti i politici dovrebbero avere, l’assessore provinciale Ilaria Cecot (nella foto) aveva capito, una volta appreso che il sindaco Romoli e l’assessore Romano avevano indetto una conferenza stampa sul tema-profughi, che l’argomento sul tappeto sarebbe stato quello dell’”eredità” del sistema Sprar in Provincia, o meglio del progetto Argo varato dall’ente nel 2009.
Non solo: aveva pure intuito che il Comune avrebbe scelto la strada del mantenimento dei soli ospiti del Contavalle.
Un’potesi che manda su tutte le furie l’assessore provinciale: «Non hanno realizzato», sbotta una volta interpellata sul tema, «che è la Provincia, ente titolare, a dover indicare al Governo, entro il 31 ottobre, chi si farà carico del progetto Argo di cui il Contavalle fa parte a pieno titolo. Soltanto noi, insomma, possiamo dire chi lo porterà avanti e chi no. E io non porterò mai e poi mai in Giunta provinciale una delibera che “spacchetti” il progetto, perché questo significherebbe farlo morire».
E allora? Cecot ha a sua volta convocato una conferenza stampa per oggi, alle 10.15. Dirà cosa ha in mente. E intanto lancia un’accusa: «Quello che non tollero è la malafede».
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto