Cazzaso deve essere sgomberata, ma sarà solo una prova generale

Tolmezzo: domani la frazione che da decenni è minacciata da una frana affronterà l’evacuazione. La popolazione è già stata informata, il segnale sarà il suono delle campane a martello

TOLMEZZO. Domani mattina a Cazzaso prova generale di evacuazione: la simulazione con gli abitanti servirà a far capire come comportarsi se la storica frana dovesse un giorno creare situazioni di emergenza.

È una delle tappe di quella che viene definita ”operazione Cazzaso”, iniziata mesi fa, dopo che le risultanze di alcune indagini, condotte dopo ingenti piogge, rivelavano maggiori movimenti del fronte di frana sia in quota che in profondità.

Da lì è partito un puntuale monitoraggio della frana (nota dal 1852) «che abbiamo attuato - ricorda il sindaco, Francesco Brollo - con misurazioni manuali coi picchetti e gps portatili. Nei prossimi mesi installeremo gps fissi che consentiranno un rilevamento live di ogni movimento della frana e al contempo installeremo un pluviometro».

Sommare i due dati, spiega Brollo, consente di individuare eventuali situazioni di maggior rischio. I dati dei gps saranno trasmessi alla centrale della Protezione civile regionale a Palmanova e al Comune. A maggio il Consiglio comunale ha approvato il piano di evacuazione che sarà sperimentato domani.

«Già in settimana - racconta Brollo - abbiamo fatto un incontro con la popolazione a Cazzaso e abbiamo distribuito gli opuscoli. Sono stati installati in paese appositi cartelli, che rimarranno fissi. Domenica testeremo il sistema».

Prima scatterà l’allarme, le campane suoneranno a martello per 15 minuti. Un mezzo della protezione civile, girerà per il paese con il megafono invitando gli abitanti a uscire da Cazzaso: dovranno farlo dal “cancello di uscita”, ossia un punto individuato sulla strada bassa di Cazzaso.

Lì volontari della Protezione civile, polizia municipale e dipendenti comunali agevoleranno l’uscita e annoteranno nome e cognome di ciascuno, confrontandoli con la lista di tutti gli abitanti (una sessantina) e di chi ha seconda casa a Cazzaso.

In questi mesi si è effettuata, spiega Brollo, un’attenta e capillare mappatura, anche con l'individuazione ad esempio di chi ha difficoltà di deambulazione.

«Abbiamo dato - racconta - una serie di istruzioni alla popolazione (come chiudere il gas o portare con sé medicine). Il tragitto prevede un punto di primo ricovero che è a Fusea nell’ex scuola, dove saranno fatti confluire tutti e dove si troveranno generi di conforto».

Saranno controllate e chiuse altre vie da cui le persone potrebbero uscire dal paese. Il centro operativo di coordinamento è nella sede del gruppo di protezione civile di Tolmezzo, da dove sindaco, protezione civile regionale, polizia e forze dell'ordine seguiranno passo a passo le operazioni.

L'esercitazione sarà l'occasione per esser pronti in caso di futura emergenza e sentirsi anche più sicuri. A Fusea seguirà un momento conviviale.

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