Causò un incidente mortale: patteggia 16 mesi

Un anziano, a bordo del suo Suv, si scontrò con la moto guidata da Loris Codarini (47 anni), spirato dopo sei giorni di agonia

UDINE. Ha patteggiato una pena di un anno e quattro mesi (pena sospesa) Giulio Berlasso, 81 anni di Pozzuolo, che nel giugno scorso aveva causato l’incidente in cui era rimasto gravemente ferito Loris Codarini, classe 1971 di Castions di Strada, morto sei giorni dopo all’ospedale di Udine a causa dei traumi.

Al pensionato di Pozzuolo, che dovrà pagare anche una multa di 300 euro, sarà revocata anche la patente di guida, sospesa già nei giorni successivi all’incidente. All’anziano è contestato il reato di omicidio stradale, disciplinato dall’articolo 589 bis del codice penale, che prevede la reclusione dai due ai sette anni. La sentenza è stata pronunciata ieri mattina in tribunale dal giudice per le udienze preliminari, Daniele Faleschini Barnaba.

L’incidente fatale a Codarini risale al 27 giugno dell’anno scorso. Attorno alle 11.30 Berlasso, a bordo della sua Bmw X3 stava percorrendo la regionale 353 (via IV Genova) in direzione Mortegliano-Udine. All’incrocio con via Cavalleria, l’ottantenne - che doveva svoltare a sinistra - aveva fatto passare due veicoli, ma non si era reso conto dell’arrivo della Bmw 650 X Country guidata dal quarantenne di Castions. Secondo le perizie e i rilievi degli agenti della Polizia locale dell’Uti Friuli centrale Codarini viaggiava a velocità ridotta, tra i 45 e i 50 chilometri orari.

Ma l’impatto della ruota della sua moto con lo spigolo anteriore sinistro dell’avantreno della Bmw di Berlasso aveva fatto letteralmente volare il povero centauro, proiettato a undici metri dal punto dello scontro. Codarini era stato soccorso dal falegname Stefano Gasparini, che ha un laboratorio sul bivio, e dall’insegnante di Santa Maria di Sclaunicco Fiorenza Bidoli, che era di passaggio.

Provato dalla sofferenza per traumi gravi alla gamba e a rischio disidratazione per la sua patologia, Loris era stato riparato dal sole dai presenti con ombrelli, in attesa dell’autoambulanza, che poi l’ha trasportato in codice rosso all’ospedale. Le sue condizioni erano apparse subito serie: gli esami avevano evidenziato fratture multiple in più punti del corpo che, unite a un quadro clinico di partenza già difficile, avevano portato alla morte del quarantenne di Castions, spirato in ospedale il 3 luglio.

 

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