Caterina non ce l'ha fatta, morta a 20 anni

Caterina Alzetta, 20 anni, di Montereale, era stata ricoverata in gravissime condizioni ieri sera dopo lo scontro frontale tra l’auto su cui viaggiava come passeggera e un’altra sulla provinciale 19 all’altezza di San Martino di Aviano verso le 19

MONTEREALE VALCELLINA. Caterina non ce l’ha fatta. La ventenne spensierata e solare, studentessa modello e animatrice di gruppi parrocchiali, un punto di riferimento per la comunità di Montereale Valcellina e per il movimento giovanile di “Comunione e liberazione”, non c’è più. Il suo dolce sorriso si è spento, per sempre.

È deceduta all’ospedale di Pordenone, dov’era stata trasportata venerdì sera, dopo essere rimasta coinvolta in un incidente stradale sulla provinciale che collega Montereale Valcellina a San Martino di Campagna. Una corsa disperata quella del personale sanitario: il quadro sanitario era critico, importanti i traumi subiti nel violento urto tra auto. Nonostante il prodigarsi dei medici, non c’è stato, purtroppo, nulla da fare.

L’incidente era avvenuto alle 19. Caterina, figlia del dirigente medico Michele Alzetta, molto conosciuto in Friuli e in Veneto – sino al 2009, è stato dirigente del pronto soccorso dell’ospedale di Pordenone: attualmente è responsabile della struttura complessa del pronto soccorso di Venezia dell’Ulss 12 – e di un’insegnante di matematica, Gabriella Rocco, si trovava nella Ford Fiesta guidata dal fratello Pietro, 19 anni.

Stavano procedendo in direzione di Montereale. La dinamica è al vaglio della polizia stradale di Pordenone: secondo una prima, sommaria ricostruzione dell’accaduto, pare che l’utilitaria abbia perso aderenza, finendo di traverso sulla carreggiata. In quel mentre stava sopraggiungendo una Fiat Punto, nella quale si trovavano i fratelli pordenonesi F.M., 43 anni, e G.M., 48 anni. L’urto tra le due auto stato tremendo.

La parte anteriore della Punto ha colpito la fiancata della Fiesta sul lato passeggero, dove si trovava la ventenne, deformando la struttura e sradicando la portiera, scaraventata a diversi metri di distanza. La ventenne monterealina è apparsa subito la più grave. Il fratello e gli occupanti della Punto – tutt’e tre se la sono cavata con contusioni: sono stati trasportati precauzionalmente al pronto soccorso – assieme a un camionista di passaggio hanno prestato i primi soccorsi, in attesa dell’arrivo del personale sanitario, giunto sul posto con l’elicottero. Quindi il trasferimento al Santa Maria degli Angeli. Caterina Alzetta è stata accolta nel reparto di terapia intensiva, successivamente sottoposta a un delicato intervento chirugico al capo, protrattosi per ore.

Grande la costernazione e il dolore nel Pordenonese, tra quanti hanno conosciuto la giovane, tra lo stesso personale sanitario dell’ospedale di Pordenone, tra i colleghi di Michele Alzetta che hanno tentato il tutto per tutto per strappare la ventenne alla morte. Numerose le attestazioni di cordoglio giunte in queste ore alla famiglia, chiusa nel suo dolore.

Una tragedia grande, immensa, che ha provato soprattutto la comunità monterealina, nella quale Caterina era un “faro”, guida sicura e punto di appoggio per numerosi ragazzi, che in lei trovavano un aiuto, un sostegno. E che lei, impegnata nella formazione dei bambini, ripagava con la dedizione e l’impegno, sempre accompagnata dal sorriso. Sorridenti sono le fotografie che su Facebook la ricordano, assieme a numerosi messaggi dedicati all’amica che non c’è più. Caterina ci ha lasciato. E ha creato un vuoto incolmabile.

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