Caso Hypo Bank, unificati i tre processi per truffa

UDINE. Si riparte da tre, ma concentrando tutto - imputazioni e imputati - in un unico processo. Con decisione di ieri mattina, il tribunale collegiale di Udine, presieduto da Angelica Di Silvestre, ha riunito il procedimento “madre” a carico degli ex vertici di “Hypo Alpe Adria Bank” di Tavagnacco, tutti accusati di associazione a deliquere e truffa, e gli ulteriori due fascicoli aperti dalla Procura in un secondo momento, su querela di alcuni clienti, e nei quali si ipotizza soltanto la truffa.
Così ricompattato, il caso tornerà in aula il 31 gennaio, per la discussione delle questioni preliminari e dell’ammissione delle parti civili - a questo punto ancora più numerose delle 56 già presenti nel filone principale -, oltre che dell’estensione della responsabilità civile della banca, rappresentata dall’avvocato Giuliano, di Torino, alle sopraggiunte ipotesi truffa. Poi, il 14 marzo, prenderà il via l’istruttoria dibattimentale, con l’audizione dei primi testi dell’accusa.
Al centro della maxi inchiesta della Guardia di finanza friulana, il meccanismo ideato dall’ex direttore generale Lorenzo Di Tommaso per dopare i leasing: 54.568 contratti, per un totale di 88.134.000 euro di rincari e, quindi, di utili non dovuti, in quasi dieci anni.
A difendersi dalle accuse formulate dai pm Barbara Loffredo e Paola De Franceschi, insieme a Di Tommaso e all’ex vice dg Sandro Ballerino, sono Carlo Bellogi, Daniele Metus, Paolo Pellicciotti, Nadia La Neve e Andrea Micalich, tutti responsabili e dirigenti.
È intanto ormai definitivamente caduto l’altro filone dell’ipotesi di reato dell’usura inizialmente ipotizzato dalla Procura nei confronti di otto indagati e per il quale poi, a fronte della richiesta di archiviazione degli stessi magistrati inquirenti, alcune parti offese avevano presentato opposizione.
«L’usura è stata esclusa sotto entrambi i profili, soggettivo e oggettivo – ha evidenziato l’avvocato Luca Ponti, difensore di Bellogi –. Del resto, che interesse avrebbe avuto il mio cliente a omettere di controllare un contratto? Come facilmente dimostrato, non ha mai avuto alcun aumento di stipendio o premio. Insomma, nessun tipo di vantaggio».
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