Case di riposo, Ritossa si è ricomprato il gruppo Zaffiro

L’imprenditore triestino ha ripreso il controllo acquisendo il 60 per cento da Mittel

Massimo Greco

Gabriele Ritossa ha il gusto del coup de théatre: l’imprenditore triestino, cinquant’anni, attivo su più fronti (dall’assistenza all’immobiliare, dalle gelaterie alle birre), si compra per la terza volta il controllo di Zaffiro srl, la holding sotto la quale si estende una delle maggiori concentrazioni nazionali di case di riposo.

Ritossa si è ripresa la maggioranza del 60%, che aveva venduto nel novembre 2016 a Mittel, una realtà storica nel panorama finanziario italiano.

Adesso, trascorso un certo numero di anni da quella operazione, la merchant bank era pronta a mollare gli ormeggi e così Ritossa ha presentato l’offerta, utilizzando come vettore la sua “spa” Sarafin.

Il blitz – precisa l’imprenditore – cuba complessivamente 120 milioni di euro: Mittel riceverà 42 milioni per il 60% e 25 milioni per la cessione di tutti i crediti.

Dal punto di vista tecnico, finora è stato sottoscritto dalle parti un preliminare sottoposto a condizione sospensiva: entro il 15 marzo prossimo dovrà essere firmato da Ritossa un accordo vincolante con un primario investitore istituzionale, che fornirà il supporto finanziario.

L’imprenditore ha già individuato l’interlocutore (resta riservato), che ha avviato l’attività di due diligence.

Una volta effettuati questi passaggi preparatori, l’operazione sarà chiusa entro il 30 giugno.

In un comunicato Mittel sottolinea che l’incasso, coerentemente alle strategie di sviluppo aziendali, sarà destinato ad imprese nazionali «ad elevata generazione di cassa e contraddistinta da un forte impegno di carattere industriale».

Ritossa aveva fondato Zaffiro nel 1992, quando era ventenne.

Il quartier generale delle sue iniziative si trova a Martignacco, a pochi chilometri da Udine. «Gestiamo una quarantina di strutture – racconta al telefono – e ne stiamo per aprire altre 8. Credo che in Italia possiamo collocarci tra i primi 5 soggetti imprenditoriali del settore».

Il fatturato ’23 si attesterà di poco sotto i 100 milioni, per crescere – secondo le previsioni di Ritossa – fino a 150 milioni nel prossimo biennio.

Cosicché il numero di occupati, che oggi s’attesta sulle 1.200 unità, salirà a 2.000 addetti.

Dal punto di vista “geoeconomico” Zaffiro ha una vocazione centro-settentrionale basata su case di riposo di una certa grandezza (media di 120 posti letto): Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Marche sono le regioni di insediamento.

Prossimo esordio nel Mezzogiorno con l’apertura di una struttura in Puglia.

Spirito pratico, Ritossa non ha alcuna intenzione di non essere profeta in patria. A Trieste sono in pista o stanno per accedere alla pista diverse iniziative, tutte di carattere immobiliari.

La novità è un edificio da 8. 000 metri quadrati sulle Rive «andando verso la Sacchetta», da cui intende ricavare 50 appartamenti. Ci sono poi due terreni vista-mare, dalle parti di Gretta, dove l’idea è di realizzare palazzine da 25-30 alloggi.

Non disdegna di muoversi a livello edile con la Zaco, che sta vagliando un paio di robusti preventivi.

All’ex Distretto militare, sotto San Giusto, conferma la linea residenziale con un budget di 45 appartamenti: si attende il parere della Soprintendenza. Guarda con attenzione a palazzo Carciotti, dove spera che il prezzo iniziale (14, 9 milioni) venga abbassato dalla proprietà comunale.

E chiude con un sorso di “Anticorpo”, la birra che ha concorso a quadruplicare i ricavi di Cittavecchia, il brand al luppolo che diversifica la sua proposta imprenditoriale

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