“Casa rossa” all’asta Il Comune ci riprova col valore dimezzato

Cordenons, rivista la stima del municipio: 225 mila euro L’alternativa Ater? Tubaro: «Fare previsioni è prematuro»
Di Milena Bidinost

CORDENONS. La “Casa rossa” di via Romans a Cordenons tornerà all’asta, dopo che quelle indette in passato erano andate tutte deserte.

L’immobile. L’edificio, risalente ai primi del Novecento, è da almeno un decennio tra i beni alienabili del Comune. Durante il fascismo, quando il governo obbligava i Comuni a garantire l’assistenza sanitaria ai cittadini, fu a lungo casa e ambulatorio del medico condotto. Nella seconda metà del Novecento fu la sede dell’asilo comunale, quindi per molti anni dell’ex Ussl: sino a quattro anni fa aveva ospitato le associazioni (sodalizi combattentistici, l’Ana, l’Avis, l’Aido e, per un breve periodo, anche la Pro loco). Dopodichè la chiusura. Con il piano delle alienazioni 2017, approvato in consiglio comunale, anche l'amministrazione Delle Vedove ha confermato l'intenzione di vendere lo stabile. La giunta ha disposto una perizia aggiornata, stimando il valore di mercato dell'immobile in 225 mila euro, praticamente la metà degli oltre 400 mila euro in cui sino allo scorso anno il bene era iscritto nel piano delle alienazioni comunali. L’operazione, visti anche i tempi, non appare peraltro tra quelle dal risultato assicurato. L'amministrazione ha quindi testato la possibilità che ad acquistare l’immobile possa essere Ater, l’azienda per l’edilizia sovvenzionata.

L’alternativa Ater. Al momento l’alternativa Ater pare un’ipotesi remota. Come spiega il direttore dell'Ater di Pordenone, Angioletto Tubaro, «l’azienda tende a non acquistare, ma ad acquisire beni comunali ceduti gratuitamente o dati in comodato dagli enti locali, per riqualificarli in alloggi: sta succedendo a Casarsa, Azzano Decimo e Caneva». Il Comune di Cordenons dovrebbe perciò rinunciare alla sua entrata prevista. «Per il momento procederemo con l’asta pubblica – evidenzia il sindaco Andrea Delle Vedove – Se non ci saranno acquirenti valuteremo anche la strada della cessione all’Ater, ma questo in seconda battuta. Dovrà essere valutata anche la convenienza o meno di tenere un bene inutilizzato, che non trova acquirenti e sul quale fra qualche anno bisognerà intervenire con soldi comunali per metterlo in sicurezza».

L’iter. Il percorso con Ater, avviato qualche mese fa in occasione di un incontro, dovrà seguire l’iter previsto per legge e richiederà tempo. «La proposta che il Comune ci ha presentato per iscritto dovrà essere valutata dal tavolo territoriale del Noncello, – specifica Tubaro – Se questo lo approverà, si dovrà avanzare richiesta di contributo in Regione per la ristrutturazione. A Cordenons la richiesta di alloggi di edilizia sovvenzionata c’è, ma fare previsioni sulla “Casa rossa” è ancora prematuro».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto