Casa fatiscente e senza servizi, anziano sgomberato d’urgenza

CLAUT. Risiedeva al piano terra di un immobile in uno stato di precarietà, dal punto di vista strutturale e abitativo. In casa non c’era l’acqua corrente e i servizi igienici si trovavano all’esterno.
Le condizioni di pericolo statico e di igiene erano talmente precarie che il sindaco ne ha ordinato l’immediato sgombero: un anziano di Claut è stato trasferito dai parenti più prossimi dopo che è emersa l’insostenibilità della sua sistemazione.
Il sopralluogo. Il primo cittadino della località valcellinese, Franco Bosio, ha firmato l'ordinanza mercoledì scorso e i vigili urbani ne hanno dato pronta applicazione. Prima di procedere alla liberazione dei locali Bosio ha messo in moto i servizi sociali, che già erano a conoscenza dell’episodio.
Ora i comproprietari dell’edificio, situato non troppo lontano dal centro clautano, dovranno adempiere a svariate imposizioni tecniche. Non è chiaro se la casa sarà demolita o ristrutturata, visto che la relazione dei periti parla di un complesso fatiscente e del tutto instabile.
Di certo l’inquilino ha corso più di qualche problema, soprattutto in queste giornate di intensi sbalzi termici con forti dilatazioni del legno e delle murature. Tutto è partito alla fine dello scorso anno, nel momento in cui il comandante della polizia locale ha effettuato un sopralluogo nell’edificio.
Il tetto appariva pericolante, col timore di crolli sulla vicina strada. Successivi accertamenti hanno evidenziato le problematiche di carattere alloggiativo, con l’anziano occupante privo dei servizi essenziali: l’assenza di acqua corrente e di un bagno interno hanno imposto l’ulteriore prescrizione dell’inagibilità sanitaria, oltre che per motivi statici.
Il Comune e la polizia locale si sono subito messi in contatto con i congiunti dell’anziano, disponendone il trasferimento di sicurezza.
Il sindaco. «È una vicenda umana e sociale particolarmente delicata che abbiamo affrontato con la massima tutela per il concittadino e per la sua serenità», si è limitato a commentare il sindaco Bosio, pronto a intervenire con i mezzi a disposizione del municipio per evitare qualsiasi carenza assistenziale al residente.
A fine ottobre era scattato un allarme di natura completamente diversa a Pinedo, frazione in cui è presente la zona industriale della vallata. Una casa degli anni Sessanta aveva manifestato segni di cedimento. I vigili del fuoco di Maniago avevano riscontrato delle profonde crepe.
Dopo un periodo di lontananza forzata dall'abitazione, la famiglia ha potuto farvi rientro. L'ingegner Walter Tondo da Maniago è stato incaricato dal municipio di relazionare sui lavori da eseguire: nei giorni scorsi sono state dettate ulteriori prescrizioni per evitare crolli della struttura.
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