Casa di riposo, tra 2 mesi ci sarà il taglio del nastro

Rivignano, in fase di risoluzione i problemi relativi agli allacciamenti di luce e gas Presentati i lavori in auditorium. Il sindaco lancia l’idea di una Città della salute

RIVIGNANO TEOR. La residenza per anziani del Gruppo Zaffiro aprirà al massimo fra due mesi a Rivignano Teor: ne ha dato notizia l’amministratore delegato e socio fondatore dell’azienda, Gabriele Ritossa, in un auditorium strapieno all’incontro di martedì promosso dell’amministrazione comunale e organizzato in collaborazione con il Rotary di Codroipo Villa Manin il cui presidente Luigi Canciani era al tavolo dei relatori insieme anche al vice sindaco Fabrizio Mattiussi e all’assessore alle politiche sociali Vanessa Vello. Sono dunque in fase di risoluzione le problematiche relative agli allacciamenti di luce e gas.

Evidente la soddisfazione del primo cittadino Mario Anzil «per l’obiettivo raggiunto, al quale come amministrazione comunale abbiamo dedicato attenzione ed energie, considerando la valenza dei servizi offerti e le opportunità lavorative che si aprono localmente». La struttura, per la quale il Gruppo Zaffiro ha investito nove milioni di euro, realizzata in sei mesi dopo l’acquisto dal fallimento della precedente iniziativa, ospiterà 150 anziani di cui 120 non autosufficienti e darà lavoro a 80 persone. «Veniamo incontro così a una richiesta reale – ha detto Ritossa – perché la zona della Bassa friulana risulta scoperta rispetto all’offerta di residenzialità per anziani. Infatti le adesioni sono già moltissime, partiremo già saturi. In questa, come in tutte le realtà avviate in 27 anni di vita del Gruppo Zaffiro, abbiamo puntato sulla qualità degli spazi, che rispondono agli standard previsti dalla legge regionale ancora da varare, e al beneficio degli ospiti, grazie al fatto che operiamo con dipendenti diretti. Assistenza, pulizia, cucina e tutti gli altri servizi non sono esternalizzati. Ciò consente quindi uno stabile rapporto con gli ospiti».

Ritossa ha insistito sull’importanza «del legame tra le persone, fuori e dentro la struttura: famiglie, operatori e ospiti. Dobbiamo pensare che è casa loro, l’assistenza è dovuta ma non deve essere un ospedale, l’essenziale è la relazione serena. La cosa più bella che ci può capitare è sentire i parenti contenti».

Commenti di questo tono si sono sentiti dal pubblico da parte di chi ha già esperienza relativamente ad altre sedi Zaffiro («non preparati prima» ha precisato Ritossa), unico neo «le rette, che sono un po’ alte». L’Ad ha ammesso che gli investimenti e la qualità hanno dei costi .

Il sindaco Mario Anzil ha lanciato l’idea di una Cittadella della salute attorno alla nuova residenza per anziani (che assorbirà i 20 posti di quella comunale). In aggiunta potranno sorgere un poliambulatorio, residenze protette, servizi di medicina di prossimità.

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