Casa di riposo, retta unica per residenti e no

Questa la novità positiva, ma i tagli dei fondi costringono il Comune a un lieve aumento

SAN QUIRINO. Causa i tagli ai trasferimenti dallo Stato alla Regione, il Comune di San Quirino metterà mano alle rette dei 44 utenti della casa per anziani. La struttura è comunale e assorbe ogni anno, a titolo di compartecipazione alle spese delle famiglie, circa 150 mila euro. La prossima settimana l’assessore al Bilancio, Gianni Giugovaz, porterà all’approvazione della giunta una manovra studiata ad hoc per fare fronte alle minori risorse che arriveranno dalla Regione (circa 100 mila euro in meno), senza gravare eccessivamente sulle tasche delle famiglie.

Due le novità già da questo mese. La prima è il passaggio alla retta unica per residenti e no, che sarà per tutti pari a 55 euro al giorno: finora, per i primi era di 45,50 (+ 9.50 euro), per i secondi di 52.50 (+2.50 euro). La cifra è al netto del contributo regionale fisso di 16,60 euro. «Il Comune continuerà a compartecipare alle spese delle famiglie residenti a San Quirino e frazioni – rassicura Giugovaz –. Darà però di più a chi ha un reddito basso, di meno a chi ce l’ha più alto». Lo spartiacque saranno 15 mila euro di reddito. Chi lo avrà pari o inferiore a questa cifra (25 utenti) a conti fatti non subirà aumenti di retta, poiché la differenza verrà coperta dal contributo comunale. Chi ha un reddito superiore (9 utenti) registrerà un aumento reale di 1,5 euro. «Nessun contributo a titolo di compartecipazione, invece – informa l’assessore – sarà corrisposto ai 19 utenti non residenti, per i quali la spesa passerà da 52,50 euro al giorno a 55 euro, con un aumento di 2,50 euro. Costoro – rileva Giugovaz – potranno chiedere al loro Comune di residenza di compartecipare». L’operazione è certosina e permetterà al bilancio comunale di risparmiare dai 20 ai 30 mila euro l’anno. A risentire degli aumenti saranno i non residenti (+ 912,5 euro l’anno) e in minor misura i residenti più abbienti (+ 547,50 euro). «Nonostante ciò – fa tuttavia notare Giugovaz – la nostra casa per anziani resta la seconda meno cara in provincia di Pordenone. In più, è una struttura sulla quale il Comune, grazie anche alla Regione, andrà ad investire anche in termini di ampliamento di spazi e di servizi». (mi.bi.)

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