Casa di riposo, fondi per saldare le rette di anziani insolventi

SPILIMBERGO. E’ un compito ingrato, ma inevitabile: battere cassa. Meglio allora, per evitare troppi giri, che a farlo sia la diretta interessata, in questo caso l’Asp, ovvero l’Azienda pubblica di servizi alla persona di Spilimbergo. Da qui, la sigla di una convenzione fra il Comune di Spilimbergo e l’Asp, presieduta da Stefano Zannier, che regoli i rapporti fra i due enti e soprattutto dia l’opportunità all’Asp di effettuare controlli più puntuali sullo stato dei pagamenti delle rette degli ospiti. «Seppur non sia così frequente, può capitare che un ospite ricoverato non sia in grado di onorare il pagamento della retta – riferisce Zannier –. Nel caso in cui non si tratti di ospiti residenti a Spilimbergo, ma con la residenza in un altro Comune, d’ora in poi, grazie a questa convenzione, saremo noi stessi a verificare il mancato pagamento della retta di degenza, procedendo alla riscossione coattiva del credito nei confronti dei fruitori della prestazione di ricovero». Diverso è il caso in cui si tratti un ospite spilimberghese: «In questo caso, sarà il Comune, come per altro già avviene, a saldare la cifra rimanente», prosegue Zannier.
L’amministrazione Francesconi, fra le poste del bilancio ha dedicato una consistente fetta di fondi per supplire a tale evenienza: circa 200 mila euro. Una garanzia importante, anche se, dei 204 utenti non autosufficienti ospitati in viale Barbacane, pochi sono spilimberghesi e ancor meno quelli che hanno bisogno di un sussidio. Un’esperienza, quella di Zannier alla guida della casa di riposo di Spilimbergo, che si preannuncia tutta in salita, anche per un politico “navigato” come lui. La casa di riposo di Spilimbergo sta infatti attraversando una fase di delicata transizione, visto che la società in house che la gestisce, la Socialteam, è stata messa in liquidazione volontaria. A Zannier l’impegno di traghettatore sino alla primavera del prossimo anno, quando scadrà il mandato dell’attuale consiglio di amministrazione. (g.z.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto