Casa dell’enogastronomia nell’ex caserma dei vigili del fuoco per eleggere Udine a città del gusto

UDINE. Un mercato coperto all’ex caserma dei vigili del fuoco, per eleggere Udine a città del gusto.
L’idea, lanciata recentemente da Udine Mercati, era stata proposta, qualche anno fa, da uno studente universitario udinese che aveva pensato a una città del gusto con mercato coperto, spazi per la presentazione, degustazione dei prodotti e sale convegno proprio nell’edificio che ospitava i vigili del fuoco, in piazza Unità d’Italia – per il quale la Camera di commercio sta elaborando uno studio di fattibilità e il piano industriale sul progetto di Luca Lanari –.
Andrea Fabris, giovane architetto udinese, sei anni fa aveva avuto la stessa pensata. Trovata che non era rimasta nel cassetto e oltre a rappresentare il progetto con il quale si era laureato all’ateneo friulano, era finita sulla scrivania dell’assessore competente, di alcuni tra i più “papabili” sponsor, ma anche Ersa, Coldiretti e Camera di commercio.
Il progetto, che prevede la realizzazione di un vero e proprio centro enogastronomico, con tanto di sede rappresentativa di Coldiretti ed Ersa, una cantina vinicola con una vetrina per le migliori etichette del Friuli Venezia Giulia, nonché una sorta di mercato al coperto per assaggiare ed apprezzare le eccellenze tipiche del territorio, era stato infatti oggetto della tesi di laurea di Andrea Fabris che, tra il 2012 e il 2013, con il coordinamento dei docenti Vittorio Foramitti e Carlo Perraro, aveva ipotizzato la riqualificazione di questo spazio trasformandolo in un luogo interamente dedicato al gusto.
Da area degradata a un centro che promuove il buon cibo e il buon vino del territorio, in risposta anche al capoluogo giuliano che al tempo era ancora incerto sull’apertura di “Eataly”.
«Il mio progetto prevede che gli edifici esterni diventino la nuova sede ufficiale della Coldiretti o in alternativa la sede promozione dell’Ersa – spiega Andrea Fabris –, mentre nel cortile interno sia realizzata, nel sottosuolo, una cantina vinicola come espositore e negozio che riunisce tutti i consorzi vinicoli del Friuli. Il piazzale esterno, invece – prosegue Fabris –, ospiterebbe un parcheggio interrato, senza contare la realizzazione di spazi espositivi, dedicati alle degustazioni e alle dimostrazioni, sala convegni, mercato coperto».
Il complesso di edifici conosciuto come l’ex caserma dei vigili del fuoco, che si affaccia sulla piazza, risale al 1879 e si tratta del più interessante esempio di archeologia industriale ancora presente all’interno del centro urbano, che corrisponde alla quarta e ultima cinta muraria della città.
Per la sua realizzazione fu abbattuta la quarta ed ultima cinta muraria della città e fu sostituita l’antica porta Cussignacco. Dopo la costruzione negli anni Venti del nuovo macello di via Sabbadini, il complesso divenne sede dei vigili del fuoco e nel corso degli ultimi anni sono state formulate diverse ipotesi per trasformare l’area.
È stato anche oggetto di diversi studi e progetti realizzati dagli studenti dei corsi di studio in architettura di Udine, che hanno analizzato gli edifici rilevando la presenza di interessanti dipinti murali all’interno di quella che era la palestra dei vigili del fuoco.
«Scelsi la caserma perché copre le metrature e i volumi necessari, con la possibilità di realizzare un parcheggio di pertinenza – osserva Andrea Fabris –: la location è strategica, nel centro storico udinese, e lo stile industriale dell’architettura incarna molto bene l’idea di realizzare uno spazio del genere».
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