Cartiera Romanello, ultimo atto adesso si svuotano i magazzini

CAMPOFORMIDO. Ultimo atto per la Cartiera Verde Romanello di Basaldella: il passaggio di consegne tra i presidianti e la società che ha acquistato parte dei beni contenuti all’interno. Ieri ai cancelli si sono incontrati una decina di ex lavoratori (fra cui Rsu), i liquidatori Ezio Marson e Paolo Messuri, i referenti della Eurocomet di Brescia accompagnati da due addetti alla sorveglianza, che provvederanno armati alla custodia dello stabilimento 24 ore su 24.
L’incontro non ha registrato particolare tensione, tuttavia restano alcuni motivi di attrito. Se non altro l’amarezza del manipolo di lavoratori che ieri mattina ha detto addio al posto di lavoro – per alcuni si tratta di decenni – dopo il lungo impegno nel seguire la lenta agonia della cartiera: oltre tre anni scanditi dall’altalenare di speranze e delusioni.
C’è stato nello stesso contesto un fitto colloquio telefonico fra i referenti del concordato e il sindacalista Paolo Morocutti che ha accompagnato la crisi della cartiera Verde. «Resta un paio di situazioni da chiarire – commenta sconcertato il rappresentante della Cgil – : all’Inps risultano non versati contributi per un mese per ciascuno dei 140 dipendenti, inoltre non è ancora chiaro se a pagare il Tfr sarà il concordato o il fondo di garanzia Inps».
Se non otterrà un chiarimento scritto sulle due questioni sospese, Morocutti non esclude di invitare le maestranze in mobilità a bloccare l’ingresso della cartiera alle operazioni di vendita dei materiali. L’appello però pare non trovare sponda negli ex lavoratori ormai rassegnati. I quali hanno ricevuto durante la mattinata, passata per l’ultima volta al cancello della fabbrica, la visita del vice sindaco di Campoformido Paolo Fontanini, e la telefonata della prima cittadina Monica Bertolini. «Li ringraziamo – commenta Lino Callegaro, Rsu – , per esserci stati sempre vicini».
Lo stabilimento è passato dunque in consegna alla ditta che si è aggiudicata dopo specifica gara l’acquisto del magazzino: la Eurocomet di Brescia provvederà allo smontaggio dei materiali, che rivenderà – corre voce – ad acquirenti esteri, Est europeo o Egitto.
«La merce non sarà venduta come rottame, ma per il riutilizzo – informa l’avvocato Messuri – , dunque le operazioni di smontaggio dureranno dai 12 ai 18 mesi». Sono ceduti il magazzino e parti meccaniche, ma ancora non le macchine.
Il liquidatore aggiunge che presto saranno messi in vendita anche lo stabilimento, di proprietà della Immobiliare Romanello, e gli attigui terreni edificabili: «Si accettano offerte – dice l’avvocato – , faremo un bando. Il ricavato andrà a incrementare le garanzie verso i creditori».
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