Carroccio deluso: sfuma la macroregione del Nord

Il segretario Piasente: con questa sconfitta il Fvg manca l’aggancio al progetto. La Lega si consola con il punto in piú rispetto alle politiche e attacca Bandelli

UDINE. Con la vittoria di Debora Serracchiani sfuma, per la Lega Nord, il sogno di vedere coinvolto il Friuli Vg nel progetto di Macroregione del Nord. Il segretario regionale, Matteo Piasente, è amareggiato per l’esito del voto, nonostante il Carroccio, rispetto alle politiche di febbraio, sia cresciuto di oltre un punto percentuale, superando l’8%. «La sconfitta del centrodestra merita di certo degli approfondimenti - ha detto Piasente - e visto che la distanza tra le due coalizioni è minima, verificheremo gli estremi per richiedere un riconteggio delle schede».

Il segretario della Lega ha le idee chiare sulle cause della sconfitta: «A pesare, in modo determinante - chiarisce - sono state, da un lato la lista di Franco Bandelli, dall’altra l’esclusione di Marino Andolina dalla corsa per la Regione». Un ruolo determinante, però, l’ha avuto anche l’astensionismo, con la metà dei cittadini del Fvg che ha preferito disertare le urne: «Buona parte dei cittadini della nostra regione, evidentemente, non considera adeguata l’attuale offerta politica. Credo che a favore dell’astensionismo abbia giocato sia la minore visibilità delle elezioni regionali rispetto a quelle politiche, sia la situazione di paralisi venutasi a creare a Roma, in Parlamento».

Tramonta, a questo punto, il coinvolgimento del Fvg nel progetto di Macroregione: «È un peccato, visto che Lombardia, Veneto e Piemonte andranno avanti su questa strada. La situazione è drammatica e la Macroregione avrebbe potuto rappresentare una via per dare soluzione alle problematiche sollevate dalla crisi». Riferendosi alla nuova legislatura targata Serracchiani, Piasente fa prevalere la responsabilità alle provocazioni: «Nonostante la nuova amministrazione di centrosinistra si muoverà in maniera opposta rispetto a quanto avrebbe fatto la coalizione guidata da Renzo Tondo, le persone che manderemo in Consiglio regionale faranno un’opposizione costruttiva: non andranno in aula soltanto per dire no».

Tralasciando per un attimo la delusione per la sconfitta, Piasente considera comunque positivo il risultato raggiunto dalla Lega Nord in Fvg. Rispetto al voto di febbraio infatti, il Carroccio è passato dal 6,91% del Senato e dal 6,72% della Camera a oltre l’8,2% (nel 2008 aveva racolto il 12,39%). «È stata premiata la scelta di avere inserito in lista persone capaci di raccogliere preferenze. Se siamo cresciuti in questi due mesi, il merito è senz’altro delle scelte fatte oltre che del sostegno ricevuto dal partito al livello nazionale». Oltre al numero due del Carroccio, Giacomo Stucchi, infatti, nelle ultime settimane sono stati diversi gli esponenti nazionali ad avere calcato il suolo del Fvg, da Roberto Maroni a Flavio Tosi, a Matteo Salvini.

Proprio quest’ultimo, ieri sera, ha seguito passo passo i risultati delle regionali, sostenendo via tweet la rimonta (poi soltanto sfiorata) di Tondo su Serracchiani. Scontento dall’esito del voto anche il parlamentare della Lega Massimiliano Fedriga: «La coalizione ha tenuto, ma è stata la lotta tra i presidenti che ci ha visto sfavoriti. Su questa dovrà essere avviata una riflessione. Come Lega abbiamo tenuto, e per questo ringrazio tutti coloro che ci hanno dato fiducia».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto