Caritas, sono 52 le famiglie che ricevono pacchi viveri

MANIAGO
Si attesta a circa 180 persone al mese il numero di coloro i quali si avvicinano alla Caritas di Maniago per ottenere un aiuto legato all’erogazione di pacchi viveri alimentari. Un dato che corrisponde a 52 famiglie, le quali, periodicamente, chiedono una mano per affrontare le difficoltà del momento. «Sono 52 i nuclei che una volta al mese ricevono i pacchi viveri – ha spiegato Enso Fabbro, uno degli animatori della Caritas – composti in base al numero di persone che formano la famiglia». La maggior parte di coloro i quali ricevono l’aiuto sono extracomunitari, ma non mancano famiglie italiane, in un rapporto del 70 per cento le prime e 30 le seconde. Il fatto che la maggior parte di chi si avvicina alla Caritas sia straniero è spesso legato a motivi di orgoglio, che spingono le famiglie italiane a cercare di farcela da sole, senza dover chiedere aiuto a nessuno. In base agli osservatori del territorio, quindi, la situazione potrebbe essere ancora più critica rispetto a quanto emerge.
Oltre ai pacchi viveri, la Caritas di Maniago, che presta servizio su tutto il territorio della forania, distribuisce anche vestiario (in questo caso per appuntamento in modo da seguire meglio le esigenze di ciascuno) e mobilio. «Quest’anno ho svuotato il magazzino – ha constatato Fabbro –. Ho distribuito tutto il mobilio che era stato dato alla Caritas. E questo perché la gente non rinnova più tanto spesso l’arredamento come avveniva in passato: divani, cucine, letti, materassi ormai si tengono anche se un po’ vecchiotti».
La Caritas di Maniago ha attivato da poco più di due anni anche il centro di ascolto (il sabato pomeriggio, dalle 15 alle 17), che ha il compito principale di intercettare i disagi, ascoltare i problemi e le richieste della popolazione. Accedono al centro persone di varia nazionalità e i loro bisogni principali riguardano beni materiali quali lavoro e soldi per far fronte a situazioni finanziarie precarie dovute al periodo di crisi. In alcuni casi si offre un servizio di consulenza, per aiutare le persone a rivolgersi agli enti preposti a risolvere i problemi. Per quanto attiene alla distribuzione di viveri di prima necessità, i soggetti più bisognosi vengono indicati dai Servizi sociali. La Caritas, infatti, riceve le segnalazioni da questi ultimi, i quali valutano le esigenze delle famiglie o dei soggetti e individuano coloro che presentano maggiori criticità. Questi vengono indirizzati alla Caritas che distribuisce gli aiuti. I viveri che vengono mensilmente erogati sono ritirati dal Banco alimentare di Udine.
Ma non c’è soltanto la Caritas che aiuta nella distribuzione di alimenti o vestiario: in città è molto attiva anche la Croce rossa, che rifornisce di generi di prima necessità la comunità maniaghese e anche quelle limitrofe. Se negli ultimi due anni la situazione si è andata via via aggravandosi per quanto concerne le richieste di aiuto, l’anno appena cominciato è indicato come ancora più difficile da affrontare. «Il 2012 sarà più nero del solito», ha prospettato amaramente Fabbro.
Laura Venerus
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