Cardiologia, a Sacile collaborazione con Shanghai

Una dottoressa impegnata in un progetto di ricerca nel reparto diretto da Antonini Canterin

SACILE. Cardiologia con gli “occhi a mandorla”: l’asse è quello Sacile-Shanghai. «La dottoressa Fulti Zibire dell’università di Shanghai è impegnata in un progetto di ricerca per un semestre – ha detto il primario del reparto di cardiologia riabilitativa, Francesco Antonini Canterin –. Un’altra decina di medici stagisti sono arrivati da Napoli, Trieste, Udine e poi ci sono i borsisti da San Donà, Portogruaro, Pordenone. Tre sono a tempo pieno».

Ricerca e terapia nell’ospedale della riforma Fvg. “Sacile è un polo di ricerca, didattica e collaborazioni internazionali – ha sottolineato Antonini Canterin –. La dottoressa Zibire si dedica al progetto sulle nuove tecniche ecocardiografiche per il riconoscimento della disfunzione ventricolare sinistra precoce”.

Il futuro prossimo è quello della riabilitazione cardiologica in degenza a Sacile: con posti letto dedicati, anche per ridurre la “fuga” a Motta di Livenza. Tanti sacilesi e pordenonesi chiedono con l’associazione Amici del cuore di Renato Battiston un polo specialistico in via Ettoreo. «Offriamo 22 mila prestazioni all’anno – ha detto Antonini Canterin con lo staff -. I pazienti sono pendolari anche dal Veneto orientale, oltre che da tutta l’area pordenonese. Nell’ambito del dipartimento provinciale di cardiologia, Sacile è il polo di prevenzione e riabilitazione post acuzie». L’attività quotidiana è al padiglione Meneghini: ambulatori-cardio e palestre, sportelli con psicologi e dietisti sui due piani. «Circa cento pazienti al giorno – dice il primario –. Le urgenze sono in tempo reale poi l’agenda è differenziata in base ai gradi di priorità».

Obiettivo: potenziare il settore in degenza. I posti letto per la riabilitazione cardio-polmonare post-acuzie in degenza saranno definiti in termini di flessibilità nel Modello Sacile 2.0. E’ un tassello del mosaico della buona sanità: quella che pone al centro i pazienti e il rapporto con il territorio. «La cardiologia è un’eccellenza che si regge su tre gambe – ha dettagliato Antonini Canterin –. A Sacile per prevenzione e riabilitazione, nell’ospedale di Pordenone per le acuzie, a San Vito per le cronicità. La sinergia è costante con Daniela Pavan e Guglielmo Bernardi“.

Degenza riabilitativa cardio-polmonare, servizio di procreazione medicalmente assistita in via Ettoreo, servizio di salute mentale sulle 24 ore: entro un anno. «Al polo di prevenzione e riabilitazione cardiologica serve la degenza post-acuzie – dice Battiston –. L’appello è all’assessore regionale Maria Sandra Telesca. Completare il dipartimento di cardiologia a Sacile è un’opportunità per il Friuli». L’appello che si rinnova per dare forma alla degenza cardio-riabilitativa postacuzie è quello degli “Amici del cuore” che chiedono un cardio-polo di eccellenza. I camici bianchi cardio-specialisti, intanto, hanno creato l’eccellenza nel dipartimento provinciale: un modello di rete.©RIPRODUZIONE RISERVATA

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