Carcere, via libera da Roma Demolizioni nell’ex caserma

Superato l’ultimo scoglio burocratico per consegnare i lavori alle imprese Si procederà anche con la bonifica bellica, le ruspe all’opera entro luglio

SanVITO

Via libera al nuovo carcere da 300 posti di San Vito anche da parte della Corte dei conti. Èra l’ultimo scoglio burocratico per poter consegnare i lavori alle ditte e attivare le prime fasi importanti del cantiere, sinora limitatesi a pochi interventi.



Saranno le tempistiche normali per l’iter di una grande opera, fatto sta che nei 5 ettari dell’ex caserma Dall’Armi, dalla cerimonia di fine marzo che sanciva l’avvio delle demolizioni a oggi si è mosso poco o nulla. L’allestimento del cantiere era iniziato a metà gennaio, a marzo i primi colpi di piccone simbolici. Alcune demolizioni minori sono state effettuate e altre potrebbero vedersi dalla prossima settimana. Mancava però, il “si proceda” in alcuni documenti prima di mettere in moto le ruspe in senso compiuto. Ora tutto è pronto o quasi: ci sarà ancora da attendere qualche settimana.



l sindaco Antonio Di Bisceglie è giunta notizia dell’avvenuta registrazione da parte della delegazione della Corte dei conti di Roma del decreto di approvazione del progetto esecutivo e del contratto per la costruzione del carcere. Grande la soddisfazione: «Significa che le ditte saranno nelle condizioni di procedere con le demolizioni». Di mezzo, però, ci sono ancora alcuni passaggi. «Siamo in attesa del documento dalla Corte dei conti – puntualizza l’ingegner Giorgio Lillini, responsabile del procedimento – Giunto il decreto e superati altri passaggi tecnici, consegneremo i lavori». Azzardato prevedere una tempistica, ma si ipotizza che entro luglio le ditte possano essere all’opera. Si partirà dalle demolizioni e dalla bonifica bellica, per la quale è stato definito il progetto ma ancora si attende l’approvazione del Genio militare. La conclusione dei lavori, senza imprevisti, era stata prospettata entro la fine del 2019: la tempistica grosso modo dovrebbe essere mantenuta.



Il carcere “modello” di media sicurezza non ospiterà soggetti pericolosi o appartenenti alla criminalità organizzata. Si punterà alla riabilitazione dei detenuti. Al posto delle tettoie, le prime a essere demolite, sorgerà il corpo detentivo, su tre ali, alto circa 18 metri: piano terra con mensa e servizi, tre piani per un totale di circa 100 celle (da tre detenuti ciascuna) e un quarto piano per attività ricreative, lavorative e di studio. L'importo totale per la costruzione è di 22 milioni 800 mila euro, dei quali circa 18,5 di contratto. Aggiudicataria dell’appalto è l’ati Kostruttiva-Riccesi. I lavori dalla consegna effettiva dureranno 540 giorni. Al cantiere lavoreranno in media cento addetti, ancor più nella fase finale. —





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