Carcere di via Spalato, una donna il nuovo direttore

UDINE
Da domani il dottor Francesco Macrì, dopo 29 anni ininterrotti (un record per funzioni di questo tipo), lascerà la direzione del carcere udinese di via Spalato per raggiunti limiti di età. Al suo posto arriverà, come direttore reggente fino al 10 settembre (in attesa della nomina definitiva da parte del ministero della Giustizia), la dottoressa Irene Iannucci. E’ la prima donna che assumerà questo incarico a Udine. La funzionaria del dipartimento, udinese, è stata vice direttore in via Spalato per quasi 15 anni, dal 1994 al 2009, per poi assumere incarichi direttivi prima a Vicenza e poi a Venezia, al penitenziario di Santa Maria Maggiore, da dove proviene.
Intanto ieri il direttore Macrì è stato ricevuto dal sindaco Furio Honsell e da alcuni assessori per un saluto ufficiale di commiato. «Da parte mia e di tutta la città di Udine un sentito ringraziamento per il suo lavoro, la sua umanità, la serenità e professionalità del suo operato in questi 29 anni di onorata carriera». Queste le parole pronunciate dal sindaco Honsell, al direttore della Casa circondariale Francesco Macrì, che è in procinto di lasciare il suo incarico per la pensione. Il primo cittadino a palazzo D’Aronco ha voluto personalmente salutare Macrì, donandogli una stampa di un’incisione del Tiepolo. «Un piccolo ricordo della città – spiega Honsell – per tutto il prezioso lavoro che il direttore ha svolto in questi anni e per la sua disponibilità a intraprendere delle iniziative rivolte ai detenuti organizzate insieme con il Comune».
E infatti, a portare i saluti a Macrì c’erano anche gli assessori e i dirigenti che, insieme con la Casa circondariale, hanno avviato numerosi progetti nel corso degli anni. Oltre al vicepresidente del Consiglio comunale, Franco Della Rossa, che conosce il direttore da molto tempo, c’erano gli assessori ai Servizi sociali Antonio Corrias, all’Istruzione e diritti di cittadinanza Kristian Franzil e alla Cultura Luigi Reitani, insieme con i dirigenti che hanno seguito i progetti, Romano Vecchiet per la biblioteca civica “Joppi” e Maria Teresa Agosti per i Servizi sociali.
Tra le diverse iniziative o protocolli d’intesa tra Comune e carcere in questi anni, infatti, si può ricordare il progetto “Liberarsi”, per la definizione di percorsi di reinserimento e inclusione sociale degli ex detenuti, o quello messo in campo con la “Joppi” per il prestito di libri all’interno del carcere di Udine.
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