Capitale della cultura «Anche il clima rientri nel progetto»
Anche il clima e le sue trasformazioni rientrino nel progetto di Pordenone capitale della cultura 2020. A suggerirlo il consigliere di Pn 1291, promotore del progetto di candidatura che l’amministrazione comunale ha deciso di portare avanti. Una sfida «che l'assessore Pietro Tropeano ha intelligentemente colto, una candidatura che abbiamo invitato a incardinare su tre parole d’ordine: trasformazione (o Cambiamento); acqua; impresa».
La parola “cambiamento”, scrive Salvador, «è stata d’altronde il filo conduttore della proposta programmatica di Pordenone1291 nelle scorse amministrative, con un’attenzione particolare alle dinamiche virtuose che dal cambiamento climatico si sarebbero potute generare. Immaginavamo (e immaginiamo) che dalla capacità della nostra comunità di adattarsi ai cambiamenti (climatici, demografici, sociali, economici) si potessero indicare nuovi modi di fare impresa, nuovi modi di essere cittadini: dalla mobilità, all'urbanistica, dai brevetti alla formazione, a un nuovo rapporto tra istituzione e cittadinanza non più basato esclusivamente sulla domanda di servizi e all’erogazione di questi solo tramite spesa pubblica».
«Tornando al clima e alla capitale della cultura: l'acqua è il termometro principale di ciò che sta accadendo, chi saprà riorganizzare l'utilizzo che se ne fa, considerando centrale il suo recupero, la sua attualizzazione, il suo rapporto con l’uomo e la loro capacità di generare, collegare e trasformare assieme, avrà una parte di futuro in mano e con esso lo sviluppo della propria comunità. Ritengo fondamentale che ora l'assessore Tropeano lavori su queste linee guida, dando voce alle molte risorse che questo territorio ha come in termini esperti e studiosi. Consideriamo talmente importante questa linea di sviluppo da sognare la nostra città come sede di un Centro di studi permanente sull’acqua (all’immaginario scientifico, perché no) – rilancia il consigliere comunale –: un luogo che può davvero segnare una sfida evolutiva per Pordenone forse ancora più – ma non in antitesi si intende – di istituzioni come Consorzio universitario, Polo tecnologico o Polo Young».
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